COMUNICATO SINDACALE E AVVISO PER PUBBLICAZIONE,
DIVULGAZIONE E PUBBLICAZIONE, trasmette Segreteria generale nazionale
Confederazione USI Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 - e mail usiait1@virgilio.it,
sito nazionale ufficiale www.usiait.it, blog romano www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, - archivio
storico www.usistoriaememoria.blogspot.com
La Confederazione sindacale
nazionale USI Unione Sindacale Italiana, ha proclamato una giornata di sciopero
generale e "generalizzato" per l'intera giornata del 18 ottobre 2013,
all'interno delle mobilitazioni per i diritti sociali e di cittadinanza e la
difesa e tutela di beni e interessi (casa, lavoro, reddito, sanità, istruzione,
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro...) di interesse generale e collettivo
e dei "beni comuni" che si svolgeranno nel mese di ottobre. La
proclamazione dello sciopero del 18 ottobre 2013, è operata per dare comunque
un segnale di UNITA' DI LOTTA rispetto alle OO.SS. Cub, Cobas e Usb, che in
data 15 luglio hanno fatto proclamazione di sciopero per le categorie pubbliche
e private per il 18 ottobre e in sintonia con le iniziative dei giorni dal 10
al 19 ottobre.
Rimangono le perplessità già
espresse dall'USI nella riunione nazionale fatta a Roma il 3 luglio, sulla
eccessiva frammentazione delle iniziative, mantenendo una separazione in
settori e per "gruppi di interesse", che hanno portato alla convocazione
di diverse manifestazioni e senza un reale e concreto coordinamento,
all'interno di un percorso complessivo e "confederale", per la comune
difesa degli interessi delle classi lavoratrici e dei settori sfruttati e
subalterni, rispetto ad un attacco globale e "permanente" alle condizioni
di lavoro e di vita. Frammentazione che purtroppo è ancora speculare alla scomposizione
sociale e di classe, che permette in Italia il mancato e attuale sviluppo di
una forte, organizzata e duratura opposizione alle scelte internazionali di
BCE, della grande finanza mondiale, di interessi finanziari, padronali di
speculazione, sfruttamento e profitto, avallate dai governi nazionali,
interessi che oggettivamente sono contrapposti a quelli di operai, lavoratrici
e lavoratori e dei settori sfruttati. In ogni caso, pur con la consapevolezza
che il duro lavoro di "ricucitura" è ancora molto e che la
ricomposizione e unificazione di interventi in ambiti lavorativi, sociali e per
diritti di cittadinanza realmente esigibili nell'ambito di un percorso di
classe è un obiettivo non immediatamente raggiungibile, anche per effetto di
difficoltà di superare le differenze e valorizzare le diversità tra le varie
strutture (in diversi casi non eliminabili ma utilizzabili in vista del
raggiungimento di obiettivi comuni) e di mantenere un coordinamento di lotte
con una conflittualità duratura e permanente (intralciata anche dai tentativi nazionali
in Italia di modificare la struttura della Costituzione repubblicana e
antifascista, tra Costituzione rigida con una a modello "flessibile",
che cambi regole del gioco e tutela di beni e interessi a colpi di maggioranze
politiche parlamentari e di accordi trasversali tra le coalizioni
partitiche...) e con respiro internazionale e internazionalista, l'Unione
Sindacale Italiana non si sottrarrà alla sua funzione e ai suoi compiti, di
strumento autorganizzato, autogestito e autofinanziato, con la copertura
tecnica della giornata di astensione collettiva dal lavoro per il 18 ottobre e
il suo schieramento politico sindacale
di campo "dalla parte giusta". Uno schieramento quello dell'Usi, che
ha le sue origini e la sua coerente storia fin dai primi anni del secolo
scorso, a partire dalle lotte contadine e operaie, il percorso delle camere del
lavoro sindacaliste rivoluzionarie, delle leghe sindacali, delle case del
popolo, delle mille forme ed esperienze di sostegno e di mutuo soccorso (in
contrapposizione al modello sindacale tendenzialmente corporativo dei sindacati
di mestiere, di categoria o di sindacati e confederazioni legate come
"cinghia di trasmissione" di partiti e gruppi politici, troppo
subalterni a meccanismi di mediazione, di compromesso o di attesa del
"momento buono", per ottenere spazi limitati di agibilità e quote
ridotte di potere, senza un reale cambiamento e trasformazione, un modello
vecchio e stantio).
Una scelta antica ma ancora
attuale e validamente praticabile, finchè sarà attuale la necessità di
sconfiggere e superare il capitalismo e lo sfruttamento "dell'uomo
sull'uomo" (e della donna) e della natura, da farsi a livello
internazionale, evitando scorciatoie organizzativistiche o soluzioni
"individuali" o "nazionalitarie" per cercare di uscire
dalla situazione di crisi permanente.
L'EMANCIPAZIONE SARA' OPERA DI LAVORATORI E
LAVORATRICI...O NON SARA'
(segue il testo di proclamazione inviata il 5 agosto 2013
per la copertura tecnica e la motivazione "politica" dello sciopero
per l'intera giornata del 18 ottobre
2013, utilizzabile per i singoli posti di lavoro)
U.S.I. - Unione
Sindacale Italiana fondata nel 1912 - Confederazione di sindacati nazionali e
di federazioni locali intercategoriali - Fedele ai principi dell’AIT - Largo Veratti 25, 00146 Roma - Tel.
06/70451981, Fax 06/77201444 e mail usiait1@virgilio.it - blog
romano www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com,
sito nazionale www.usiait.it, Archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com,
Roma, 5 Agosto 2013
Al Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali – Al Min. del
Lavoro e delle Pol. Sociali - Alla Direzione generale della tutela delle
condizioni di lavoro Via Fornovo 8 - pal. B – 00192 Roma - Al MIUR – Ministero
Istruzione Università e Ricerca Viale Trastevere 76/a – 00153 ROMA - Ufficio
Relazioni sindacali e Ufficio di Gabinetto del Ministro - Alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri Coord. Amm.vo Piazza Colonna n° 370 Palazzo Chigi -
00187 Roma - Al Dipartimento Funzione Pubblica Corso V. Emanuele II 116/A Roma -
Alla Commissione di Garanzia (applicazione L. 146/90 e s.m.i.) e per e mail - Alle Amm.ni pubbliche,
associazioni datoriali, enti/aziende/cooperative con applicazione legge 146/90
smi Alla c.a di…………………………………………………………………………… A Poste Italiane Spa – RR.UU./Relazioni
sindacali
OGGETTO: COMUNICAZIONE E PROCLAMAZIONE DI SCIOPERO
GENERALE NAZIONALE INTERA GIORNATA PER TUTTO IL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO
E DETERMINATO, CON CONTRATTI PRECARI E ATIPICI, PER TUTTI I COMPARTI, AREE
PUBBLICHE E LE CATEGORIE DEL LAVORO PRIVATO E COOPERATIVO, PER IL 18 OTTOBRE
2013, COME AZIONE DI UNITA’ DI LOTTA CON SCIOPERO DI COBAS, CUB, USB del
18/10/13.
La Confederazione
sindacale Unione Sindacale Italiana in sigla USI, fedele ai principi dell’AIT,
con la presente nota comunica la PROCLAMAZIONE DI SCIOPERO GENERALE NAZIONALE INTERA GIORNATA PER TUTTO IL
PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO, CON CONTRATTI PRECARI E ATIPICI,
PER TUTTI I COMPARTI, AREE PUBBLICHE E LE CATEGORIE DEL LAVORO PRIVATO E
COOPERATIVO, PER IL GIORNO 18 OTTOBRE
2013, come momento di unità di lotta con manifestazioni per diritti sociali e
di cittadinanza nel mese di ottobre 2013 e per astensione collettiva da lavoro
proclamata il 15 luglio 2013 da CUB, COBAS e USB per il 18/10/13
Motivi dell’agitazione sindacale e dello sciopero:
per la difesa dell’istruzione pubblica, per adeguati investimenti e
finanziamenti per l’istruzione con sostegno piattaforma rivendicativa sindacati
e movimenti della scuola pubblica, per l’introduzione del salario minimo
intercategoriale a 1300 euro netti e di forme di reddito sociale garantito,
contro le politiche di privatizzazione di servizi e funzioni già pubbliche e
contro le esternalizzazioni di servizi, per l’applicazione delle disposizioni
di diritto italiano, europeo e comunitario di piena tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro, per ottenere la stabilizzazione dei precari, in
difesa del diritto di sciopero, per la pari dignità e diritti sindacali (compreso
quello di assemblea) a favore di tutte le organizzazioni di
lavoratori/lavoratrici legalmente costituite, per lo sviluppo di reti sindacali
europee quali percorsi dal basso di autorganizzazione e collegamento di lotte e
mobilitazioni, su piattaforme sindacali e sociali, a livello europeo e
internazionale, contro politiche di austerità decise da U.E. e BCE, imposte ai
governi nazionali. La Confederazione sindacale nazionale USI, ACCETTA LE
LIMITAZIONI IMPOSTE DALLE LEGGI E DAI CONTRATTI DI LAVORO. SONO ESENTATE LE
ZONE COLPITE DA CALAMITA’NATURALI O CON CONSULTAZIONI ELETTORALI, SI ASSICURANO
I SERVIZI MINIMI ESSENZIALI E QUELLI OBBLIGATORI.
Saranno successivamente comunicate le adesioni dei
sindacati di categoria e di comparto. Distinti saluti
Per UNIONE SINDACALE ITALIANA Il segr. generale
Confederazione USI Roberto Martelli
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