martedì 6 agosto 2013

PROCLAMAZIONE SCIOPERO GENERALE 18 OTTOBRE E COMUNICATO SEGRETERIA USI


COMUNICATO SINDACALE E AVVISO PER PUBBLICAZIONE, DIVULGAZIONE E PUBBLICAZIONE, trasmette Segreteria generale nazionale Confederazione USI Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 - e mail usiait1@virgilio.it, sito nazionale ufficiale www.usiait.it,         blog romano  www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, - archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com

La Confederazione sindacale nazionale USI Unione Sindacale Italiana, ha proclamato una giornata di sciopero generale e "generalizzato" per l'intera giornata del 18 ottobre 2013, all'interno delle mobilitazioni per i diritti sociali e di cittadinanza e la difesa e tutela di beni e interessi (casa, lavoro, reddito, sanità, istruzione, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro...) di interesse generale e collettivo e dei "beni comuni" che si svolgeranno nel mese di ottobre. La proclamazione dello sciopero del 18 ottobre 2013, è operata per dare comunque un segnale di UNITA' DI LOTTA rispetto alle OO.SS. Cub, Cobas e Usb, che in data 15 luglio hanno fatto proclamazione di sciopero per le categorie pubbliche e private per il 18 ottobre e in sintonia con le iniziative dei giorni dal 10 al 19 ottobre.

Rimangono le perplessità già espresse dall'USI nella riunione nazionale fatta a Roma il 3 luglio, sulla eccessiva frammentazione delle iniziative, mantenendo una separazione in settori e per "gruppi di interesse", che hanno portato alla convocazione di diverse manifestazioni e senza un reale e concreto coordinamento, all'interno di un percorso complessivo e "confederale", per la comune difesa degli interessi delle classi lavoratrici e dei settori sfruttati e subalterni, rispetto ad un attacco globale e "permanente" alle condizioni di lavoro e di vita. Frammentazione che purtroppo è ancora speculare alla scomposizione sociale e di classe, che permette in Italia il mancato e attuale sviluppo di una forte, organizzata e duratura opposizione alle scelte internazionali di BCE, della grande finanza mondiale, di interessi finanziari, padronali di speculazione, sfruttamento e profitto, avallate dai governi nazionali, interessi che oggettivamente sono contrapposti a quelli di operai, lavoratrici e lavoratori e dei settori sfruttati. In ogni caso, pur con la consapevolezza che il duro lavoro di "ricucitura" è ancora molto e che la ricomposizione e unificazione di interventi in ambiti lavorativi, sociali e per diritti di cittadinanza realmente esigibili nell'ambito di un percorso di classe è un obiettivo non immediatamente raggiungibile, anche per effetto di difficoltà di superare le differenze e valorizzare le diversità tra le varie strutture (in diversi casi non eliminabili ma utilizzabili in vista del raggiungimento di obiettivi comuni) e di mantenere un coordinamento di lotte con una conflittualità duratura e permanente (intralciata anche dai tentativi nazionali in Italia di modificare la struttura della Costituzione repubblicana e antifascista, tra Costituzione rigida con una a modello "flessibile", che cambi regole del gioco e tutela di beni e interessi a colpi di maggioranze politiche parlamentari e di accordi trasversali tra le coalizioni partitiche...) e con respiro internazionale e internazionalista, l'Unione Sindacale Italiana non si sottrarrà alla sua funzione e ai suoi compiti, di strumento autorganizzato, autogestito e autofinanziato, con la copertura tecnica della giornata di astensione collettiva dal lavoro per il 18 ottobre e il suo schieramento politico  sindacale di campo "dalla parte giusta". Uno schieramento quello dell'Usi, che ha le sue origini e la sua coerente storia fin dai primi anni del secolo scorso, a partire dalle lotte contadine e operaie, il percorso delle camere del lavoro sindacaliste rivoluzionarie, delle leghe sindacali, delle case del popolo, delle mille forme ed esperienze di sostegno e di mutuo soccorso (in contrapposizione al modello sindacale tendenzialmente corporativo dei sindacati di mestiere, di categoria o di sindacati e confederazioni legate come "cinghia di trasmissione" di partiti e gruppi politici, troppo subalterni a meccanismi di mediazione, di compromesso o di attesa del "momento buono", per ottenere spazi limitati di agibilità e quote ridotte di potere, senza un reale cambiamento e trasformazione, un modello vecchio e stantio).

Una scelta antica ma ancora attuale e validamente praticabile, finchè sarà attuale la necessità di sconfiggere e superare il capitalismo e lo sfruttamento "dell'uomo sull'uomo" (e della donna) e della natura, da farsi a livello internazionale, evitando scorciatoie organizzativistiche o soluzioni "individuali" o "nazionalitarie" per cercare di uscire dalla situazione di crisi permanente.

L'EMANCIPAZIONE SARA' OPERA DI LAVORATORI E LAVORATRICI...O NON SARA'

 

(segue il testo di proclamazione inviata il 5 agosto 2013 per la copertura tecnica e la motivazione "politica" dello sciopero per  l'intera giornata del 18 ottobre 2013, utilizzabile per i singoli posti di lavoro)

U.S.I. - Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912 - Confederazione di sindacati nazionali e di federazioni locali intercategoriali - Fedele ai principi dell’AIT - Largo Veratti 25, 00146 Roma - Tel. 06/70451981, Fax 06/77201444 e mail usiait1@virgilio.it  -  blog romano www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com,   sito nazionale www.usiait.it,  Archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com,

            Roma, 5 Agosto 2013

Al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali –  Al Min. del Lavoro e delle Pol. Sociali - Alla Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro Via Fornovo 8 - pal. B – 00192 Roma - Al MIUR – Ministero Istruzione Università e Ricerca Viale Trastevere 76/a – 00153 ROMA - Ufficio Relazioni sindacali e Ufficio di Gabinetto del Ministro - Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Coord. Amm.vo Piazza Colonna n° 370 Palazzo Chigi - 00187 Roma - Al Dipartimento Funzione Pubblica Corso V. Emanuele II 116/A Roma - Alla Commissione di Garanzia (applicazione L. 146/90 e s.m.i.)  e per e mail - Alle Amm.ni pubbliche, associazioni datoriali, enti/aziende/cooperative con applicazione legge 146/90 smi  Alla c.a di……………………………………………………………………………   A Poste Italiane Spa – RR.UU./Relazioni sindacali

OGGETTO: COMUNICAZIONE E PROCLAMAZIONE DI SCIOPERO GENERALE NAZIONALE INTERA GIORNATA PER TUTTO IL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO, CON CONTRATTI PRECARI E ATIPICI, PER TUTTI I COMPARTI, AREE PUBBLICHE E LE CATEGORIE DEL LAVORO PRIVATO E COOPERATIVO, PER IL 18 OTTOBRE 2013, COME AZIONE DI UNITA’ DI LOTTA CON SCIOPERO DI COBAS, CUB, USB del 18/10/13.

La Confederazione sindacale Unione Sindacale Italiana in sigla USI, fedele ai principi dell’AIT, con la presente nota comunica la PROCLAMAZIONE DI SCIOPERO GENERALE NAZIONALE INTERA GIORNATA PER TUTTO IL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO E DETERMINATO, CON CONTRATTI PRECARI E ATIPICI, PER TUTTI I COMPARTI, AREE PUBBLICHE E LE CATEGORIE DEL LAVORO PRIVATO E COOPERATIVO, PER IL GIORNO 18 OTTOBRE 2013, come momento di unità di lotta con manifestazioni per diritti sociali e di cittadinanza nel mese di ottobre 2013 e per astensione collettiva da lavoro proclamata il 15 luglio 2013 da CUB, COBAS e USB per il 18/10/13

Motivi dell’agitazione sindacale e dello sciopero: per la difesa dell’istruzione pubblica, per adeguati investimenti e finanziamenti per l’istruzione con sostegno piattaforma rivendicativa sindacati e movimenti della scuola pubblica, per l’introduzione del salario minimo intercategoriale a 1300 euro netti e di forme di reddito sociale garantito, contro le politiche di privatizzazione di servizi e funzioni già pubbliche e contro le esternalizzazioni di servizi, per l’applicazione delle disposizioni di diritto italiano, europeo e comunitario di piena tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per ottenere la stabilizzazione dei precari, in difesa del diritto di sciopero, per la pari dignità e diritti sindacali (compreso quello di assemblea) a favore di tutte le organizzazioni di lavoratori/lavoratrici legalmente costituite, per lo sviluppo di reti sindacali europee quali percorsi dal basso di autorganizzazione e collegamento di lotte e mobilitazioni, su piattaforme sindacali e sociali, a livello europeo e internazionale, contro politiche di austerità decise da U.E. e BCE, imposte ai governi nazionali. La Confederazione sindacale nazionale USI, ACCETTA LE LIMITAZIONI IMPOSTE DALLE LEGGI E DAI CONTRATTI DI LAVORO. SONO ESENTATE LE ZONE COLPITE DA CALAMITA’NATURALI O CON CONSULTAZIONI ELETTORALI, SI ASSICURANO I SERVIZI MINIMI ESSENZIALI E QUELLI OBBLIGATORI.

Saranno successivamente comunicate le adesioni dei sindacati di categoria e di comparto. Distinti saluti

Per UNIONE SINDACALE ITALIANA Il segr. generale Confederazione USI Roberto Martelli

 

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