COMUNICATO CONFEDERAZIONE
USI
L’Esecutivo Nazionale
dell’USI, riunitosi i giorni 27 e 28 settembre nella sede della federazione
intercategoriale di Milano, in via Ricciarelli 37, approva completamente
l’operato della Segreteria collegiale dell’USI che ha proclamato lo sciopero
della Scuola per l’intera giornata del 10 ottobre e lo sciopero generale dei
lavoratori e del sociale per l’intera giornata del 14 novembre; la
proclamazione di queste due date di sciopero è il riconoscimento del lavoro
compiuto dall’USI, a partire già da luglio, nel processo unificante e di
aggregazione all’interno delle assemblee unitarie del sindacalismo conflittuale
e ne costituisce il naturale risultato; al contempo, l’Esecutivo Nazionale
dell’USI esprime una severa critica nei confronti dell’USB, che, proclamando
una giornata di sciopero generale per il 24 ottobre, ha manifestato il proprio
disinteresse nei confronti della costruzione di un percorso unitario di
opposizione alle politiche governative.
Vi riportiamo la nostra
Piattaforma di sciopero (proclamato il 23 settembre)
contro
le politiche economiche e sociali del Governo Renzi e dell’Unione europea,
contro il “Jobs Act” e le altre misure penalizzanti per lavoratori-trici,
contro l’abolizione dell’articolo 18 della L. 300/70, per la riduzione
dell’orario di lavoro a parità di salario e di ritmi, contro il “piano Renzi”
per la scuola, per le assunzioni del precariato (docente e Ata) e le
stabilizzazioni nelle P.Amm.ni e nel settore privato, contro il blocco dei
contratti nel P.I., per massicci investimenti nell’istruzione, nella sanità,
nei trasporti e nei servizi al pubblico, per la difesa dei “Beni Comuni”,
contro le privatizzazioni, per internalizzazioni e la RI-PUBBLICIZZAZIONE dei
servizi, contro le “grandi opere” dannose e la distruzione del territorio,
contro il “Fiscal Compact”, contro il pareggio in bilancio inserito nella
Costituzione, per consistenti aumenti di
salari e pensioni, per il reddito garantito, il salario minimo intercategoriale
(1300 euro netti), la rivalutazione di salari e pensioni, per la piena applicazione
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per il diritto
all’abitare, contro precarietà e lavoro “gratuito”, contro effetti penalizzanti
dell’accordo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza, per le piene libertà e
agibilità sindacali e il diritto di sciopero, contro la guerra, contro spese
militari e il riarmo, per i diritti di sociali e di cittadinanza.
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Personalmente come dirigente
dell’USI ritengo illogico e poco coerente creare una “confusione” nella
proclamazione degli scioperi, specie se alcuni di questi dovevano essere un
momento unificante del sindacalismo conflittuale e di lotta e del sociale:
10 ottobre sciopero
concordato per la scuola ma proclamato solo da COBAS, USI, CUB e SISA
16 ottobre logistica SI.COBAS,
ADL COBAS e COBAS LAVORO PRIVATO
24 ottobre USB … (tranne
scuola!)
31 ottobre solo scuola da
ANIEF
14
NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE E SOCIALE: COBAS,
CONFEDERAZIONE USI, ADL COBAS, CUB, CAT ….
Penso che possa bastare … a
dimostrazione che non riusciamo a creare una coalizione unitaria come avviene
in altri paesi europei (SPAGNA, GRECIA ….)Un saluto sperando in un ravvedimento --- GIUSEPPE MARTELLI