Gentile dr. Ruberti, dopo aver ri letto anche la comunicazione che ci ha
gentilmente inoltrato a firma del dr. Broccoli (successiva a questa a cui
rispondo), La prego di condividere con la RSU, i criteri del "protocollo" citato
dal dr. Broccoli, relativo l'installazione Big Bambù. Ritengo che sia stata
accettata con troppa superficialità la possibilità di considerare la postazione
a 25 metri come una postazione "normale". Questo, anche alla luce delle
informazioni on line relative tale mostra in cui si parla di "liberatoria" per i
visitatori che devono usufruire dell'installazione. Per i custodi Zètema,
invece, non è stato previsto nulla di smile ma dato tutto per scontato. Non è
stata fatta una verifica preventiva del personale coinvolto: non si sono prese
in considerazione situazioni di disagio, legate a singole patologie
riconducibili a vertigini, stati di ansia o altro, che possono insorgere anche
nelle due ore che l'azienda ha calcolato per questa postazione. Non è stato
fatto alcun incontro con la RSU per eventuali allargamenti dell'indennità di
disagio o verifica delle divise attuali per una postazione a 25 metri, aperta
anche la sera, in questi giorni di temperature rigidissime. Questo è l'ennesimo
caso in cui l'Azienda ritiene di poter utilizzare i propri lavoratori secondo i
desiderata di questo o quell'artista, Ente, Istituzione, dimenticando che,
innanzitutto deve essere rispettata la vita e la dignità dei lavoratori
coinvolti e tutelati dal CCNL Federculture, in primis, dall'accordo integrativo
in subordine, ma soprattutto dal Decreto 81/2008 che sicuramente stigmatizza
come situazioni di questo tipo debbano essere preventivamente analizzate e
valutate onde ridurre al minimo i rischi per i lavoratori coinvolti. Richiedo
pertanto un confronto urgente della RSU, con l'RSPP Vito Ambriola e con il dr,
Guidi di cui non mi sono ancora chiare le funzioni ma di cui, ieri, ain sede di
tavolo RSU, mi sono state ribadite in merito al "servizio prevenzione e
sicurezza". Attendo celere riscontro, porgo cordiali saluti. Serenetta Monti
(RSU/USI)
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