Il 6 dicembre 2012 si
è tenuta alla Casa del Parco in via Prenestina 175 a Roma la prima assemblea cittadina
per contrastare il nuovo bando per la ristorazione delle mense scolastiche del
Comune di Roma.
I numerosi e
documentati interventi di genitori e tecnici hanno messo in risalto i
molteplici aspetti critici e contraddittori del nuovo bando quinquennale che,
letti nel loro insieme, configurano questo come una vera e propria truffa ai
danni dei cittadini, con una ricaduta negativa sulla salute dei bambini e delle
bambine – più di 140.000 - che assumono oltre il 50% del proprio fabbisogno
nutrizionale nelle scuole della nostra città.L’amministrazione capitolina fa fare un preoccupante passo indietro alle condizioni di questo importante servizio, cancellando gran parte delle conquiste ottenute negli ultimi anni e riconosciute a livello internazionale.
È un chiaro esempio di malamministrazione: aumentano i costi per i cittadini e per il bilancio comunale in cambio di un peggioramento qualitativo del servizio. In particolare denunciamo:
üpeggiora la qualità
reale del cibo attraverso l’eliminazione di alimenti biologici caratterizzanti
la dieta mediterranea e largamente utilizzati quali pasta, olio d’oliva e
pomodori;
üil “km 0”, che in realtà si allunga fino al
“km 300”, è inspiegabilmente messo in alternativa al biologico e alla qualità,
vanificando i possibili effetti positivi di una tale scelta.
üsi cancella il
preesistente obbligo per le ditte aggiudicatarie di operare investimenti
nell’edilizia scolastica, che rappresentava un significativo beneficio per la
collettività;
üsi dà centralità a
costosissimi controlli burocratici e logistici di dubbia efficacia solo
formale;
üsi aumenta per questo
il costo dei pasti mettendo in condizioni di non poter pagare un gran numero di
famiglie già taglieggiate dalla crisi economica (ricordiamo che il prezzo del
pasto è per più del 50% determinato da trasporto, logistica, organizzazione e burocrazia,
aspetti facilmente asservibili a interessi particolari, mentre la qualità del
cibo e l’educazione alimentare non sono più l’aspetto determinante le scelte
del servizio di ristorazione)
üpenalizza in
particolare le scuole con le mense in autogestione con il chiaro obiettivo di
sottrarre loro l’autonomia gestionale;
üsi elimina dalle
scuole l’educazione alimentare, peraltro scarsamente realizzata finora,
opportunità formativa indispensabile per bambini ed educatori.
Il bando per
ristorazione scolastica, con i suoi 440 milioni di euro, è di importanza
primaria nel bilancio comunale ma, invece di coinvolgere tutti i soggetti
direttamente interessati (primi fra tutti i genitori), è stato emanato senza
alcuna partecipazione dei cittadini e delle scuole ed è stato trasformato
nell’ennesima occasione di speculazione.
Non possiamo restare
inerti nel veder messa a rischio la salute dei nostri figli da amministratori
incompetenti ed attenti solo agli interessi di potenti soggetti economici.Per contrastare questo bando si è costituito una struttura di base, completamente autogestita, autonomo da qualsiasi forza politica: un Osservatorio popolare sull’alimentazione dei bambini e delle bambine che ha come piattaforma:
üritiro del bando
attualmente aperto: un provvedimento di autotutela per evitare l’accusa di
danno erariale a causa di un peggioramento del servizio a fronte di maggiori
costi per l’Ente
üproroga del vecchio
bando
ü avvio di un percorso
partecipato nel quale i cittadini concorrano con potere decisionale (e non
solo consultivo) all’elaborazione di un nuovo bando con relativo capitolato
tutelando la qualità dei cibi e rispettando i principi di una sana
alimentazione nella stesura dei menu
ü possibilità per gli
AEC (assistenti educatori dei bambini con disabilità) di consumare il pasto in
mensa, perché questo è un importante momento educativo in cui i bambini non
vanno lasciati soli
Invitiamo tutte le
scuole, i comitati genitori, le commissioni mensa a collegarsi con l’Osservatorio
per costruire insieme le prossime iniziative che saranno:
Ø una raccolta di firme
su una PETIZIONE da consegnare per Natale al sindaco Alemanno
Ø una MANIFESTAZIONE
pubblica in Campidoglio per ribadire le nostre ragioni
Ø un incontro con
l’assessore De Palo
Ø un’ASSEMBLEA
CITTADINA da definirsi, ove discutere una proposta di lotta forte emersa nel
dibattito: l’AUTORIDUZIONE DELLA RETTA
da pagare al Comune per i pasti consumati dai bambini
Roma, 7 dicembre 2012
Per contatti ed informazioni:tel. 3493997257 – 3391662813 – 3382408963 – 3406410438 mail: osservalimentare@tiscali.it
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