COMUNICATO
STAMPA Roma 12 Dicembre 2012
Risposta del
Comitato Lavoratrici del Teatro Biblioteca
Quarticciolo
al bando di
Zètema per la nuova gestione dei Teatri di Cintura
In
occasione del quinto compleanno del Teatro Biblioteca Quarticciolo, inaugurato
il 12 dicembre 2007, le lavoratrici del Teatro, costituitesi già a luglio scorso
“Comitato di difesa del posto di lavoro”, esprimono preoccupazione per il futuro
dello spazio e del proprio impiego.
Condividiamo la preoccupazione generale di chi frequenta questo Teatro e anche di altre realtà culturali della città, che nutrono forti perplessità sulla valenza e la chiarezza del bando per l’affidamento in concessione della programmazione sia dal punto di vista culturale che organizzativo ed economico dei teatri Biblioteca Quarticciolo e Tor Bella Monaca pubblicato il 3 dicembre scorso, e anche sulla modalità frettolosa con cui si vogliono dare in affidamento questi Teatri che dovrebbero invece essere trattati come luoghi preziosi in cui la cultura si crea insieme quotidianamente come bene comune con un continuo confronto e scambio.
Condividiamo la preoccupazione generale di chi frequenta questo Teatro e anche di altre realtà culturali della città, che nutrono forti perplessità sulla valenza e la chiarezza del bando per l’affidamento in concessione della programmazione sia dal punto di vista culturale che organizzativo ed economico dei teatri Biblioteca Quarticciolo e Tor Bella Monaca pubblicato il 3 dicembre scorso, e anche sulla modalità frettolosa con cui si vogliono dare in affidamento questi Teatri che dovrebbero invece essere trattati come luoghi preziosi in cui la cultura si crea insieme quotidianamente come bene comune con un continuo confronto e scambio.
Dopo
vari incontri con l’Assessore Dino Gasperini, resta ancora un mistero come
intenda gestire sia l’affidamento dello spazio sia la situazione di noi
lavoratori.
A differenza di quanto era stato preannunciato nel punto d) nella delibera n. 177 del 19-06-12 che istituisce la ‘Casa dei teatri e della drammaturgia contemporanea’, dove si prevedeva “l’affidamento della gestione del sistema teatrale … alla Società Zètema Progetto Cultura S.r.l., comprese le relative dotazioni in uso dei beni ed eventuali contratti attualmente in corso”, nel bando all’articolo 14 del capitolato d’oneri si evince che il Concessionario proporrà lui stesso dei lavoratori per gli spazi, che non avranno alcun rapporto con Zétema, Roma Capitale e il Sistema, essendo essi alle esclusive dipendenze del Concessionario che le assume.
A differenza di quanto era stato preannunciato nel punto d) nella delibera n. 177 del 19-06-12 che istituisce la ‘Casa dei teatri e della drammaturgia contemporanea’, dove si prevedeva “l’affidamento della gestione del sistema teatrale … alla Società Zètema Progetto Cultura S.r.l., comprese le relative dotazioni in uso dei beni ed eventuali contratti attualmente in corso”, nel bando all’articolo 14 del capitolato d’oneri si evince che il Concessionario proporrà lui stesso dei lavoratori per gli spazi, che non avranno alcun rapporto con Zétema, Roma Capitale e il Sistema, essendo essi alle esclusive dipendenze del Concessionario che le assume.
Non ci sentiamo
tutelate in nessun modo, nonostante gli anni di lavoro trascorsi in questo
teatro, durante i quali abbiamo svolto i nostri rispettivi ruoli con
professionalità e dedizione, creando un vero rapporto con il pubblico e il
territorio.
Non risultano
nemmeno mantenute le promesse verbali fatte dallo stesso Assessore e ribadite in
conferenza stampa venerdì 7 dicembre, che prevedono comunque soltanto un
generico assorbimento del personale senza specificare in quali ruoli e dove
dovremmo andare a lavorare.
Il
Teatro Biblioteca Quarticciolo non è un nuovo spazio teatrale, ma una realtà che
in questi cinque anni di gestione del Teatro di Roma ha visto formarsi intorno a
sè un forte gruppo di persone che lo vivono e frequentano con proprie necessità
e aspettative di cui nel bando non si fa riferimento.
Vogliamo quindi sottolineare come il bando non richieda un reale progetto culturale che risponda alle esigenze del territorio, ma fa solamente una gara al ribasso, senza tenere in considerazione ad esempio che la caratteristica specifica di questo Teatro è quella di essere attaccato a una biblioteca con cui ha un rapporto di collaborazione; di avere un forte rapporto con il territorio e le associazioni del VII Municipio che hanno delle proprie necessità e richieste di vivere lo spazio in modo partecipato, con le numerose scuole che basano la formazione culturale dei loro ragazzi sull’offerta teatrale a loro rivolta, con le numerose famiglie che partecipano con i loro figli alle attività proposte senza la necessità di arrivare in centro, con spettatori abituati a spettacoli di qualità.
Vogliamo quindi sottolineare come il bando non richieda un reale progetto culturale che risponda alle esigenze del territorio, ma fa solamente una gara al ribasso, senza tenere in considerazione ad esempio che la caratteristica specifica di questo Teatro è quella di essere attaccato a una biblioteca con cui ha un rapporto di collaborazione; di avere un forte rapporto con il territorio e le associazioni del VII Municipio che hanno delle proprie necessità e richieste di vivere lo spazio in modo partecipato, con le numerose scuole che basano la formazione culturale dei loro ragazzi sull’offerta teatrale a loro rivolta, con le numerose famiglie che partecipano con i loro figli alle attività proposte senza la necessità di arrivare in centro, con spettatori abituati a spettacoli di qualità.
Come
Comitato lavoratrici del Teatro Biblioteca Quarticciolo, infine, ribadiamo le
richieste fatte già a luglio scorso: la continuità lavorativa di chi ha lavorato
con varie qualifiche e con professionalità in questi anni, nella prosecuzione
delle attività del Teatro Biblioteca Quarticciolo; l’applicazione e
l’inserimento della “clausola sociale” nel bando e nelle deliberazioni degli
organismi competenti, per garantire l’utilizzo della forza lavoro già impiegata
negli ultimi tre anni, evitando di sprecare professionalità e competenze già
acquisite; l’impegno alla sottoscrizione di contratti di lavoro regolari, fino
alla stabilizzazione di chi ha lavorato nel Teatro Biblioteca
Quarticciolo.
Essendo
quindi il bando completamente staccato dalla nostra realtà, che anzi con esso
rischia di morire, invitiamo ancora una volta l’Assessore Dino Gasperini per un
incontro pubblico qui al Teatro Biblioteca Quarticciolo affinché veda con i suoi
occhi la struttura e possa incontrare i numerosi frequentatori dello spazio e
confrontarsi con loro per capire le loro esigenze ancora una volta non ascoltate
dalle Istituzioni e dalla Politica, auspicando una tempestiva rimodulazione del
bando.
Comitato
lavoratrici Teatro Biblioteca Quarticciolo
(Stefania
Minciullo, Eva Seeber, Valentina Pirollo)
Nessun commento:
Posta un commento