venerdì 27 settembre 2013

RESOCONTO RIUNIONE 19 SETTEMBRE 2013 COORDINAMENTO LAV. COOP SOCIALI, ENTI TERZO SETTORE DI ROMA


COMUNICATO SINDACALE (per affissione nei luoghi di lavoro ex art. 25 S.L.) e  per PUBBLICAZIONE, DIFFUSIONE E DIVULGAZIONE
 

RESOCONTO RIUNIONE 19 SETTEMBRE 2013 COORDINAMENTO LAV. COOP SOCIALI, ENTI TERZO SETTORE DI ROMA, sostenuto da Cobas, Cub, Unione Sindacale Italiana e Associazione Usicons.

 

APPELLO PER ORGANIZZARE UN FORTE SCIOPERO NAZIONALE IL 18 OTTOBRE 2013 (corteo a Roma da Piazza Esedra a San Giovanni) E PER UN SETTORE/spezzone AUTORGANIZZATO DI OPERATORI E OPERATRICI SOCIALI ALLA MANIFESTAZIONE DEL 19 OTTOBRE 2013 A ROMA (da San Giovanni a Porta Pia).

“SERVIZI SOCIALI, BENE COMUNE”, “AUTORGANIZZATE-I DAPPERTUTTO…”

 

Si è svolta la riunione programmata congiuntamente, del Coordinamento lav.  cooperative sociali, enti del terzo settore e aziende, che ha il sostegno e l‘adesione di Cobas, Cub, dell’Usi e dell’Associazione Usicons, presso la sede di Viale Manzoni 55 dei Cobas lavoro privato.  

La riunione ha avuto tre momenti fondamentali, di analisi e confronto e operativi. La parte operativa si è concretizzata nella firma da parte delle varie componenti dei sindacati di base e autorganizzati, del coordinamento delle richieste di prosecuzione del confronto con l’Assessora Cutini (Politiche Sociali, sostegno e sussidiarietà) già avviato con il precedente incontro del 18 luglio 2013, comprese le vicende del blocco della delibera 355/2012 di riforma dell’assistenza domiciliare, nonché con l’Assessora Cattoi (Politiche scolastiche ed educative), per l’intreccio tra le competenze die due assessorati e dei rispetti dipartimenti e dirigenti comunali, sulle problematiche che riguardano i servizi di assistenza a studentesse- studenti con disabilità e disagi nelle scuole (Aec), quelli di integrazione scolastica per rom e di mediazione culturale, dei servizi educativi in convenzione (anche asili nido), affidati spesso a enti o cooperative già accreditate per altri servizi sociali e di assistenza. L’altra richiesta firmata congiuntamente, aveva come destinatari la Regione Lazio, dai Capigruppo consiliari alle Commissioni Consiliari Permanenti Pol. Sociali e Lavoro e Formazione, fino all’apertura formale di un dialogo con gli Assessorati che hanno la delega e le competente a Politiche Sociali e della Salute (Visini), Formazione e Scuola (Smeriglio) e al Lavoro (Valente).

Oggetto delle richieste di AUDIZIONE e di INCONTRO, con i soggetti istituzionali, relativo alle condizioni di servizio, anche alla luce delle linee guida sul Welfare regionale presentate nel mese di settembre, documento sul quale le varie strutture si sono impegnate a intervenire con rilievi e osservazioni, sulle condizioni di lavoro e di rispetto di contratti collettivi, diritti e tutele, che sulle vicende segnalate già al Comune ma di competenza regionale, su corsi di formazione e di aggiornamento (per ottenere titolo di OSS) e su impulso per far deliberare la Regione su profili professionali dagli Aec nelle scuole, ai mediatori interculturali, ai profili e loro disciplina per figure presenti nei canili e in altri servizi del c.d. “terzo settore”.

Si è fatto un aggiornamento della situazione e degli interventi in corso di svolgimento, nelle cooperative e aziende dove sono in atto misure di crisi aziendale, oppur di cassaintegrazione in deroga, non sempre risultate strumenti usati correttamente  e in modo trasparente dalle cooperative, con la copertura e avallo di sindacati concertativi e “collaborazionisti” e delle centrali cooperative, di fatto contro diritti e garanzie di chi lavora e con peggioramento delle condizioni di servizio efficace all’utenza. Così come si è riscontrata ancora la disomogeneità nei municipi e nei dipartimenti comunali, di tariffe e di relativa copertura salariale nei vari settori (assistenza domiciliare, anziani, disabili, minori, assistenza nelle scuole, case famiglia o centri diurni, case di riposo) anche rispetto ai servizi di competenza di AASSLL e Regionali.

Si è poi data informazione sullo sciopero generale per categorie pubbliche e private del 18 ottobre con manifestazione nazionale a Roma (ore 9.30 da piazza Esedra a San Giovanni) e sulle modalità di partecipazione e propaganda, anche con assemblee congiunte nei posti di lavoro dove sono presenti più strutture, nonché per la manifestazione nazionale del 19 ottobre, sul diritto all’abitare, i diritti sociali e di cittadinanza, su lavoro e per il reddito, contro grandi (inutili) opere e i disastri ambientali, è stata accettata la proposta fatta da delegate-i Usi per il 19 di organizzare uno spezzone al corteo (che parte da San Giovanni fino a Porta Pia) di operatori e operatrici sociali, con striscioni unitari senza firme e senza “bandiere”, per dare un segnale di UNIFICAZIONE DELLE LOTTE E DEI PERCORSI e della trasversalità di lavoratori-trici del “terzo settore” nelle altre situazioni di movimenti sociali. Sarà fatto anche un appello per verificare la possibilità di far diventare questo tipo di presenza al corteo, non solo romano ma anche nazionale, facendo una “staffetta” tra la giornata di sciopero del 18 ottobre e la manifestazione del 19 sempre a Roma.

Si attiverà nei primi giorni di ottobre, un gruppo di lavoro tecnico – operativo delle varie strutture per organizzare al meglio le due giornate e le interlocuzioni con altre realtà nazionali e per la gestione dei vari incontri e audizioni richieste a Comune e Regione Lazio.

Un lavoro paziente di collegamento, confronto e coordinamento, che parte da lontano (dall’esperienza di Roma Bene Comune nel 2010 – 2011), che rompe la tradizionale e obsoleta divisione tra sindacati di base e autorganizzati, tra diverse appartenenze di settore di lavoro, mettendo al centro la materialità delle condizioni di lavoro e salariali, fino alla condivisione e confronto sui punti di piattaforma comune, di pratiche di lotta, almeno nel terzo settore a Roma.

IL PERCORSO E’ IN PIEDI, E’ APERTO AL CONTRIBUTO COSTRUTTIVO E ALLA PARTECIPAZIONE DI CHI VUOLE IMPEGNARSI SERIAMENTE…  

Resoconto commissione consiliare congiunta Bilancio e Cultura, con audizione del Direttore dell'ISBCC


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COMUNICATO SINDACALE - PER PUBBLICAZIONE, DIFFUSIONE E DIVULGAZIONE trasmettono le RSU USI di Biblioteche comunali ISBCC (G. Salerno e C. Salustri) e RSU USI Società Zètema (Serenetta Monti) e mail usiait1@virgilio.it,

Si è svolta mercoledì 25 settembre 2013, all'Assessorato Cultura (p. Campitelli, 7) la prevista commissione consiliare congiunta Bilancio e Cultura, con audizione del Direttore dell'ISBCC, Alessandro M. Voglino. Non erano state convocate le RSU e le OO.SS.; tuttavia, essendo le riunioni delle commissioni pubbliche, eravamo presenti noi RSU dell'USI per ascoltare (c'era anche una lavoratrice della CGIL di Zètema).

Il Direttore ha esposto la sua relazione, corredata da un sintetico ma significativo prospetto di bilancio, evidenziando la gravità della situazione. Ha sottolineato come il finanziamento comunale a Biblioteche di Roma sia stato sempre interamente utilizzato per fornire una grande quantità di servizi bibliotecari e culturali alla cittadinanza e, ovviamente, per retribuire le/i lavoratrici/ori che questi servizi producono.

Nel prospetto i Consiglieri hanno potuto leggere che i costi annuali del personale, su un bilancio 2012 di € 20.933.000, sono:

-- € 13.824.000 per 290 unità di ruolo;

-- € 3.641.000 per 96 unità di Zètema;

-- € 199.000 per le unità di volontari;

per un tot. di € 17.664.000 (84% del bilancio).

Si aggiungono poi i costi per le 38 sedi bibliotecarie e degli uffici centrali, comprensive di: pulizie, utenze, manutenzione, ristrutturazioni, acquisti attrezzature e materiali, assistenza telematica, affitto e canone via Zanardelli 34, acquisti libri, periodici e audiovisivi; per un tot. di € 2.206.000. E, infine, € 1.663.000 per gli ammortamenti.

L'azzeramento negli ultimi anni dei fondi per gli investimenti, ha bloccato la possibilità di aprire nuove sedi (l'ultima è stata Vaccheria Nardi, nel 2009) e ristrutturare quelle esistenti (l'ultima è stata Appia, pochi mesi fa).

La conclusione è che i costi, essenzialmente, sono incomprimibili nel 2013, sia per la vigenza di una serie di contratti, in scadenza il 31.12.2013, che per il periodo ancora disponibile per ridurre le spese: un solo trimestre. Se il finanziamento a Biblioteche di Roma sarà confermato ai 18 milioni decisi dalla nuova Amministrazione e non sarà riportato a 21 milioni, dolorosi tagli saranno inevitabili.

Il Presidente della comm. Bilancio, Ferrari, ha detto che sarebbe necessario reperire oltre 800 milioni per tutte le situazioni in sofferenza, ma senza l'aiuto del governo non sarà possibile farlo per tutte. C'è l'esigenza di riesaminare e riordinare tutto il comparto cultura, per renderlo più efficiente nel fornire servizi ai cittadini (anche con spostamenti di personale) e risparmiare risorse attraverso le opportune sinergie tra i vari enti e organismi operanti. In concreto, sul reperimento degli altri 3 mln. per l'Istituzione Biblioteche, Ferrari al momento non può garantire nulla.

Altri consiglieri (di M5S, Lista Civica, SEL, Fratelli d'Italia, PD) sono intervenuti su:

- eventuale trasferimento degli uffici centrali in una sede di Roma Capitale per azzerare canone e affitto;

- costo unitario aggiuntivo del personale Zètema [per garantire un profitto alla società; n.d.r.], rispetto al costo unitario tabellare del personale di ruolo;

- prospettiva degli ulteriori pensionamenti e nuove assunzioni dei concorsi per bibliotecari e istruttori attività culturali;

- priorità delle Biblioteche di Roma, come presidio culturale di Roma Capitale in tutta la città, fino all'estrema periferia;

- necessità di ottenere i fondi sociali europei (F.S.E.), colpevolmente persi in passato;

- evitare assolutamente di chiudere anche una sola biblioteca, fatto che avrebbe un pessimo significato simbolico;

- grande valore del lavoro svolto dalle Biblioteche di Roma e grande gradimento degli utenti.

Infine, la Presidente della comm. Cultura, Di Biase, ha ribadito il no del suo partito (PD) a qualsiasi taglio al bilancio 2012 delle Biblioteche di Roma (pari a 21 mln.).

La riunione si è chiusa però senza approvare alcuna mozione.

La nostra impressione - non avevamo diritto di parola - è che la situazione sia ancora in fase di stallo e che non si può prevedere cosa deciderà il Consiglio di Roma Capitale sul reintegro degli altri 3 mln. per l'ISBCC. Tuttavia, è fondato il timore che il taglio dei fondi destinati a Zètema sia un'opzione probabile. La definizione di una bozza di bilancio è imminente, quindi abbiamo poco tempo per ottenere invece il ripristino integrale del finanziamento.

Crediamo allora che sia della massima importanza far crescere la mobilitazione, raccogliere tantissime firme delle/dei cittadine/i e diffondere il più possibile l'allarme sulla possibile e imminente riduzione drastica dei servizi bibliotecari nella Capitale, anche a livello nazionale ed europeo.

Nessuna/o si tiri indietro. E' una lotta per la sopravvivenza.

Serenetta Monti (RSU-USI di Zètema)

Giorgio Salerno e Carla Salustri (RSU-USI di Roma Capitale/Ist. Biblioteche)

 

COMMENTO DELLA SEGRETERIA DELL'USI ...ORA E SEMPRE RESISTENZA, CONTRASTIAMO I TAGLI AI FINANZIAMENTI DEL SETTORE CULTURA A ROMA CAPITALE, LE RIDUZIONI DEI FINANZIAMENTI PER IL SOCIALE, LA PRECARIETA'  E INVERTIAMO LA TENDENZA SU PRIVATIZZAZIONI ED ESTERNALIZZAZIONI...

INVITIAMO TUTTE E TUTTI A PARTECIPARE ALL'INIZIATIVA DEL 29 SETTEMBRE 2013 DALLE 16 PRESSO IL TEATRO BIBLIOTECA DEL QUARTICCIOLO, PER UN TEATRO PUBBLICO PARTECIPATO...PERFORMANCES E INCONTRO PUBBLICO, RIAPPROPRIAMOCI DEGLI SPAZI SOCIALI, RIPRISTINIAMO L'USO PUBBLICO, APERTO, DAL BASSO E SOLIDALE DEI TEATRI...

 

UNITI CONTRO GLI SFRATTI SI PUO'


Aderiamo alla LISTA ANTISFRATTI dell’XI Municipio (ex XV)

Autorganizziamoci e mobilitiamoci:

- PER IL DIRITTO ALL’ABITARE

- per impedire gli SFRATTI Ater

- per chiedere sanatorie e

  dilazioni nei pagamenti

 

UNITI CON L’USICONS SI PUO’

 

Il grosso successo dell’Assemblea organizzata dall’USICONS contro gli sfratti, con oltre un centinaio di presenze, ha portato alla costituzione di una lista ANTISFRATTI del Trullo e alla richiesta di incontro con l’Assessore alla Casa e la Commissione consiliare di Roma Capitale ... e all’apertura presso il centro servizi di Via Pitigliano di uno sportello antisfratto con gli avvocati convenzionati disponibili ad incontrare i cittadini e a rispondere alle diffide (a prezzi agevolati per gli iscritti all’Associazione e/o alla Lista)

 

L’USICONS invita i cittadini ad autorganizzarsi e aderire alla lista antisfratti, per organizzare al più presto una manifestazione in Campidoglio …

 

SPORTELLO USICONS onlus TRULLO/PORTUENSE

 in Via PITIGLIANO 5  - CENTRO SERVIZI E CAF

Telefono   0664494301 - Email: usicons.roma@gmail.com

a Piazza Mosca 50 – punto info lavoro/diritti (giovedì 18.30 – 20)

Sede legale USICONS onlus: Largo Veratti 25 – 00146  Roma

 fax 06/77201444    sito: www.usicons.it -  pagina FB: USICONS

Incontro il 29 settembre al Quarticciolo per un PROGETTO di TEATRO PARTECIPATO


Carissime amiche e Carissimi amici,

abbiamo il piacere di invitarvi domenica 29 settembre per un pomeriggio di festa e confronto su un tema che riguarda tutti noi.
Da settembre ci siamo incontrati per prendere posizione contro la delibera 177/2012 proposta dall'allora Assessore alla Cultura Dino Gasperini, seguita da un bando pubblicato da Zètema, nel quale si prevede la costituzione della “Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea” e l'affidamento a privati della gestione del Teatro Tor Bella Monaca e Teatro Biblioteca Quarticciolo.
Il 16 febbraio, durante la manifestazione che si è svolta di fronte al Teatro Biblioteca Quarticciolo, abbiamo sentito la necessità di costituire una piattaforma per continuare a porci domande e formulare proposte su cosa era appena successo.
Attraverso numerosi incontri assembleari ha preso vita un confronto aperto e continuo durante il quale un dibattito fecondo ha reso possibile la condivisione di alcuni punti utili per il funzionamento dei teatri pubblici della città.

Domenica 29 settembre
presenteremo il frutto di questa piattaforma composta da cittadini, associazioni, intellettuali, artisti, operatori e insegnanti di Roma: il manifesto per un “Teatro Pubblico Partecipato”. Un progetto culturale, politico e sociale, un testo progressivo e modificabile dal quale partire per una proposta di gestione partecipata dei teatri pubblici.

Dalle 16.00 in via Castellaneta animeremo i lotti del Quarticciolo con laboratori, musica, letture, teatro:


per bambini e adulti: laboratorio di Ersilio M. IL QUADERNO DELLE MIE STORIE. Dopo aver ascoltato alcune delle storie di Giannino e Colomba, costruiremo i nostri quaderni. Facciamolo insieme, ognuno con il proprio gusto e con i colori che preferisce. E poi potremo cominciare a personalizzarli come più ci piace....

flash mob

laboratorio di poesia e musica del Laboratorio Permanente

un’inchiesta performativa del Teatro Valle Occupato “Tutto il nostro folle amore”


dalle 18,30, presso il “Cantiere Infanzia” in via Molfetta 30, si aprirà il dibattito.
A seguire aperitivo

Riteniamo che la vostra partecipazione sia indispensabile per proseguire questo progetto.
Ci auguriamo di vedervi li, pronti ad ascoltarci e confrontarvi con noi.


Un caro saluto,
Primo tavolo partecipato cittadino per “Il manifesto per un Teatro Pubblico Partecipato”

Comitato Cittadino Amici di TBQ
Laboratorio Sociale Quarticciolo
Laboratorio Permanente
Kollatino Underground
Angelo Mai Altrove Occupato
Teatro Valle Occupato
as TDL (Teatro del Lido)
Ex lavoratrici del Teatro Biblioteca Quarticciolo
Unione Sindacale Italiana
Associazione USICONS
daSud
Insegnanti del V Municipio


 

NEMMENO UNA BIBLIOTECA SIA CHIUSA!


APPELLO PER SALVARE LE BIBLIOTECHE DI ROMA

      Care/i utenti e cittadine/i,

   Veniamo a sapere, dagli organi di stampa e dalle organizzazioni sindacali, che il drastico taglio al bilancio dell'Istituzione Biblioteche di Roma, deciso dalla precedente giunta Alemanno (da 21 mln. a 14 mln.: già operativo dal gennaio 2013), sarà reintegrato solo in parte dalla nuova giunta Marino.

   Si tratta di una situazione e di una prospettiva drammatica, da cui deriveranno presto conseguenze molto gravi, per i servizi bibliotecari e ovviamente per i tantissimi cittadini che li utilizzano.

E' NECESSARIO E URGENTE DIRE FORTE E CHIARO

CHE UTENTI E CITTADINI TUTTI NON ACCETTERANNO MAI

LA DISTRUZIONE DELL'ISTITUZIONE BIBLIOTECHE DI ROMA!

   L'Istituzione Biblioteche di Roma offre un servizio di qualità, gratuito e accessibile a tutti, dal centro all'estrema periferia della capitale, con ben 37 sedi. Svolge un ruolo che non è solo culturale, ma anche sociale, informativo, aggregativo. Ha costantemente migliorato il proprio servizio, aprendo molte nuove sedi e ristrutturandone altrettante, ampliando il già esteso orario di apertura al pubblico, fornendo sempre più servizi culturali, stando al passo dei tempi dello sviluppo tecnologico.

   Tutto ciò è sotto gli occhi di tutti ed è stato riconosciuto e molto apprezzato, sia dagli utenti che da tutte le amministrazioni che si sono succedute in questi anni, senza distinzione di colore politico.

   Tutti noi ci rendiamo conto della necessità di tagli e sacrifici che la grave situazione economica nazionale comporta, ma siamo ben consapevoli, che proprio in queste delicate situazioni, chi ha responsabilità politiche e quindi di amministrazione deve fare delle scelte, per tutelare almeno le cose che hanno più valore per la collettività.    

   Il Sindaco Ignazio Marino, nel suo programma elettorale, ha sottolineato la grande importanza della cultura, anche come motore di sviluppo economico di Roma: crediamo quindi che non possa assistere passivamente alla chiusura di una ventina di sedi (il numero esatto dipenderà dall'entità dei tagli, naturalmente), ovvero più della metà, del sistema bibliotecario più importante d'Italia.

   Deve essere chiaro a tutti che gli utenti delle Biblioteche e i cittadini romani non resteranno inerti di fronte alla sciagura che si prospettando e chiedono con forza, a chi ha la responsabilità di amministrare la città, e ai cittadini tutti, di evitare tutto ciò.

   E' necessario agire ora, prima che sia troppo tardi.

 

LE BIBLIOTECHE DI ROMA DEVONO VIVERE, PERCHÉ CI SERVONO!

Firmate e fate firmare questo appello

NEMMENO UNA BIBLIOTECA SIA CHIUSA!

APPELLO PER LA DIFESA DELLE BIBLIOTECHE DI ROMA

 

 

          nome e cognome                                  indirizzo                                           firma

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Verso la sollevazione generale del 19 ottobre

Assemblea di movimento – sabato 28 settembre h 10 @ AULA 1 Facoltà di lettere Università La Sapienza, Roma
Ogni giorno, migliaia di persone lottano in questo paese. Per arrivare a fine mese, difendere il diritto ad un tetto, affermare la propria dignità, difendere territori e beni comuni da devastazioni e saccheggi. Si tratta, il più delle volte, di percorsi separati che non riescono a tradursi in un discorso generale. Intendiamo rovesciare l’isolamento delle singole lotte e la precarietà delle nostre esistenze, per dare vita a una giornata di lotta che rilanci un autunno di conflitto nel nostro paese, contro l’austerity e la precarietà impostaci dall’alto da una governance europea e mondiale sempre più asservita agli interessi feroci della finanza, delle banche, dei potenti.
Il 19 ottobre vogliamo dare vita ad una sollevazione generale.

Una giornata di lotta aperta, che si generalizzi incrociando i percorsi, mettendo fianco a fianco giovani precari ed esodati, sfrattati, occupanti, senza casa e migranti, studenti e rifugiati, no tav e cassintegrati, chiunque si batte per affermare i propri diritti e per la difesa dei territori. Uniti contro le prospettive di impoverimento e sfruttamento imbastite dalla troika e dall’obbedienza di un governo tecnico che, tra decreti del “Fare” e “Service Tax”, favorisce i ricchi per togliere ancora di più ai poveri: barattando l’Imu con nuovi tagli alla spesa ed una nuova aggressione al diritto alla casa e all’abitare; favorendo la speculazione edilizia, il consumo di suolo e i processi di valorizzazione utili alla rendita, mentre vi sono centinaia di migliaia di case sfitte; delegando i servizi e il welfare ad una governance locale che, per far quadrare i conti aumenterà le tasse e produrrà ancora tagli e privatizzazioni. Tutto questo mentre preparano una nuova guerra “umanitaria” dalle conseguenze incalcolabili.
Contro questo orizzonte di miseria, intendiamo costruire una grande manifestazione di massa che ponga con forza la questione del reddito e del diritto all’abitare, per questo vogliamo l’immediato blocco degli sfratti, il recupero del patrimonio pubblico e la tutela della ricchezza collettiva e comune, anche per combattere la precarietà e la precarizzazione generale delle condizioni di vita e del lavoro che ci stanno sempre più imponendo.

La manifestazione del 19 ottobre giungerà al culmine di una settimana di mobilitazioni, dentro e fuori il paese: il 12 ottobre, con una giornata di lotta a difesa dei territori, contro le privatizzazione dei servizi pubblici e la distruzione dei beni comuni e mobilitazioni diffuseper il diritto all'abitare; il 15, con azione dislocate nelle città per uno sciopero sociale indetto dall’agenda dei movimenti trans-nazionali; il 18 con una manifestazione congiunta dei sindacati di base e conflittuali.

Vogliamo rovesciare il ricatto della precarietà e dell’austerity in processo di riappropriazione collettiva. Per rilanciare un movimento che affermi l’unica grande opera che ci interessa: casa, reddito e dignità per tutt*!

Assemblea “Dalla valle alle metropoli”

domenica 22 settembre 2013

LA SCUOLA E' UN BENE COMUNE - COMUNICATO DELLA RETE EUROPEA DEL SINDACALISMO ALTERNATIVO E DI BASE


Comunicato radio stampa - per pubblicazione, diffusione, divulgazione, grazie trasmette

e inoltra Confederazione Sindacale USI Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912


sito nazionale ufficiale www.usiait.it;  blog  www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com;

archivio storico: www.usistoriaememoria.blogspot.com

blog europeo in costruzione www.resistenzaeu.blogspot.it

 

"LA SCUOLA E’ UN BENE COMUNE. L’ISTRUZIONE PUBBLICA HA BISOGNO DI PIU’ INSEGNANTI, PIU’ PERSONALE, MENO GERARCHIA."

COMUNICATO DELL’INCONTRO DELLA RETE EUROPEA DEL SINDACALISMO ALTERNATIVO E DI BASE SULLA SCUOLA – SVOLTOSI A ROMA IL 21 SETTEMBRE 2013

Le organizzazioni UNICOBAS (Italia), CUB (Italia), USI (Italia), STES – INTERSINDICAL (Stato spagnolo), CGT (Stato spagnolo), SUD (Svizzera), aderenti alla RETE EUROPEA DEL SINDACALISMO ALTERNATIVO E DI BASE, presenti all’incontro, dopo uno scambio di informazioni e documenti circa la realtà dei rispettivi paesi nel settore educazione –scuola – formazione – università, hanno discusso sulla situazione attuale, sulle prospettive future che Governi e Unione Europea stanno predisponendo come applicazione concreta del dominio del capitalismo nel settore dell’istruzione.

La finalità del meccanismo che si vuole imporre è quello di distruggere il carattere pubblico, di massa e critico dell’istruzione, rendendola funzionale alle logiche del mercato, del profitto e all’accettazione dell’ordine dominante.

Questo passa attraverso lo svilimento della funzione dei docenti e del resto del personale, l’esternalizzazione di parte dei servizi, la precarizzazione del lavoro, l’eliminazione di ogni forma di sapere critico e collettivo, per rendere così studenti e studentesse, futuri“cittadini europei”, una forza lavoro dequalificata, flessibile, demotivata, assertiva e subalterna.

Le Organizzazioni promotrici e partecipanti a questa riunione hanno valutato necessario opporsi a questo stato di cose, ai disegni del capitalismo internazionale finanziario ed economico e alla logica delle organizzazioni sindacali concertative, dotandosi di alcuni strumenti di analisi e operativi, ritenendo l’istruzione nel suo complesso un fattore decisivo nei processi di emancipazione e di trasformazione sociale.

Tale opposizione deve esprimersi anche attraverso la solidarietà internazionale alle lotte presenti in Grecia, Messico, Gran Bretagna, Stato spagnolo e alle prossime mobilitazioni.

A livello operativo, in applicazione della carta di intenti della RETE stessa, ci si impegna a dare vita ad un agile gruppo di lavoro in rappresentanza delle organizzazioni presenti e aperto al contributo e alla partecipazione delle altre strutture che ne vogliano far parte, con mandato limitato e con incarichi a rotazione, che svolga un’analisi delle dinamiche internazionali per il settore della scuola, proponga campagne specifiche su obiettivi concreti, dia impulso all’uso di strumenti informatici e telematici (sito web, blog, e altro) per una maggiore e più efficace circolazione di notizie e informazioni, elabori una locandina/manifesto della RETE sulla parola d’ordine:

LA SCUOLA E’ UN BENE COMUNE.

L’ISTRUZIONE PUBBLICA HA BISOGNO DI PIU’INSEGNANTI, PIU’ PERSONALE E MENO GERARCHIA.

Le Organizzazioni presenti si impegnano a incontrarsi di nuovo per verificare l’attuazione dei compiti e l’organizzazione di un’iniziativa di mobilitazione della RETE coordinata a livello europeo.

Approvata all’unanimità, Roma 21 settembre 2013