lunedì 22 luglio 2013

RESOCONTO TRATTATIVA USI A ZETEMA E NOSTRE OSSERVAZIONI

COMUNICATO SINDACALE UNIONE SINDACALE ITALIANA E RSU USI ZETEMA
RESOCONTO DUE GIORNI DI TRATTATIVA SINDACALE AZIENDALE 9- 10/7/2013
Per AFFISSSIONE NEI LUOGHI DI LAVORO (art. 25 S.L.) E DIVULGAZIONE GRAZIE
(in applicazione art. 21 Cost. e art. 1 Legge 300/1970)
T rasmette Unione Sindacale Italiana USI fondata nel 1912 e RSU USI Zètema P.C.
E mail usiait1@virgilio.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com,
sito nazionale ufficiale www.usiait.it

Info con RSU USI Serenetta Monti e mail serenettam@gmail.com,
PRIMO GIORNO DI TRATTATIVA 9 LUGLIO 2013: la Zètema con la dirigente Dott.ssa Rubino ha presentato il documento e proposta aziendale, che aveva come argomenti alcune modifiche sulle indennità già esistenti nel CCDI, come quella di mensa, di disagio, gestione chiavi e l’adeguamento di nuove attività e corrispondente livello di inquadramento (come previsto dal CCNL Federculture).
Si è avuto un dissidio di impostazione tra la Cisl e l’Usi, poiché la Cisl non voleva riaprire le vicende sul Contratto Decentrato Integrativo di Ente, fino a che non fosse stata riaperta la contrattazione nazionale. L’USI sosteneva e sostiene che se si tratta di modifiche migliorative, è meglio trattarle in sede aziendale, allo scopo di creare precedenti di maggior favore rispetto al rinnovo del CCNL Federculture, inoltre USI ha ribadito che non vi era coerenza sanare situazioni“a macchia di leopardo”, lasciando altre situazioni aperte e insolute.
Per quanto riguarda l'adeguamento delle indennità, la RSU USI ha ribadito che si dava per scontato che il ticket (per l’indennità di mensa) fosse erogato a tutti coloro che superano le 6 ore di lavoro giornaliero. Sull’indennità di disagio, alla proposta aziendale USI ha ribadito che è insufficiente riconoscerla, se come avvenuto nel settore della Manutenzione, non fossero anche riconosciuti a chi ne ha diritto il rimborso per gli spostamenti (addirittura tra chi usa i propri mezzi), con lavoratori e lavoratrici che da almeno due anni lavorano in sedi disagiate e si spostano, l’USI ha proposto di calcolare gli arretrati dell’indennità di disagio e di prevedere il rimborso monetario per gli spostamenti effettivamente fatti, se proprio si voleva fare una “sanatoria”delle specifiche situazioni che si erano riscontrate, ma che per questo non serve un accordo sindacale, poiché a situazione oggettiva e documentata dei dipendenti, è la stessa Zètema che deve adeguarsi, riconoscendo le somme spettanti e maturate e non corrisposte a lavoratori e lavoratrici.
La proposta dell’Usi ha lasciato di sasso l’azienda e anche le varie OO.SS. presenti al tavolo, che forse sono abituate ad altro modo di gestire tali situazioni concrete…quando invece come sostiene la pratica sindacale dell’Usi, sono le aziende a doversi adeguare e riconoscere inadempienze o “dimenticanze” quando sono a favore dei dipendenti, senza il rischio di fare “figli e figliastri”(che non sono più previsti dal nostro ordinamento giuridico, con la modifica recente del codice civile…)
Sui cosiddetti "adeguamenti" di livello rispetto alle mansioni svolte, questione che suscitava un particolare interesse tra le varie OOSS., secondo L’USI si rischiava di fare confusione tra adeguamenti e valorizzazioni “nascoste”…Infatti si parlava di alcuni custodi all'Archivio Capitolino che facevano “attività amministrative”e di lavoratrici “ex società All Clean”, finite nell’area Conservazione, che facevano (e fanno) lo stesso lavoro dei restauratori.
La Zètema ha chiarito, specie per l’area conservazione, che il passaggio sarà GRADUALE, anticipando le date che si erano prefissati nelle valorizzazioni, perché non sarebbero più valorizzazioni ed a luglio le lavoratrici avrebbero preso il livello B3.
L’USI ha precisato che se la Zètema ha capito che sin da quando sono entrate in area “conservazione”,queste lavoratrici svolgevano mansioni superiori, non è certo l'adeguamento graduale la situazione giusta, o si riconosce il fatto concreto oppure soluzioni “mediate” sono poco trasparenti. Usi ha ricordato che non aveva firmato l'accordo per i passaggi graduali delle biblioteche, perché la si riteneva una soluzione penalizzante per quel settore di dipendenti e che rimaneva coerente anche con queste situazioni oggetto dell’incontro del 9 luglio. Se sindacati e azienda, sono consapevoli che queste lavoratrici fanno mansioni superiori da almeno 5 anni, allora non è giusto e corretto accettare adesso, un passaggio graduale che non riconosca loro gli arretrati, dichiarando che se le altre sigle sindacali avessero firmato un accordo simile, USI avrebbe dato indicazione (per evitare un trattamento peggiorativo), alle lavoratrici interessate di attivare una causa e controversia di lavoro, chiedendo gli arretrati per i 5 anni precedenti, utilizzando anche l'accordo che fosse stato firmato per quello che Zètema definisce "adeguamento", come documento che ne avalli le richieste di arretrato.
La Zètema ha risposto a queste osservazioni dell’Usi, che non rientra nella politica dell'Azienda non agire gradualmente per i passaggi di livello.
L’USI ha replicato che non esistono norme che vietino un passaggio diretto in casi simili, esistono solo i vincoli posti dagli articoli 26 e 27 del CCNL Federculture, che consentono questa eccessiva discrezionalità decisionale “agli amministratori delegati”.
L’USI in vista della ripresa del tavolo nazionale di rinnovo del CCNL Federculture (previsto per il 24 luglio 2013 in sede Federculture) ha sollecitato TUTTI i SINDACATI FIRMATARI DI QUEL CCNL, come è nella proposta nazionale più volte inoltrata dall’USI, A CANCELLARE questi privilegi degli amministratori delegati e responsabili degli Enti che applicano quel CCNL, con la richiesta dell’USI di MODIFICARE SOSTANZIALMENTE I VERGOGNOSI ARTICOLI 26 E 27 DEL CCNL…infatti se si vuole risolvere delle situazioni di dipendenti di Zètema, il modo corretto e giusto è RIAPRIRE IL TAVOLO SULL’ACCORDO E CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE.
Silenzio (imbarazzato) da parte di tutti in sindacati firmatari del CCNL…
SECONDO GIORNO DI TRATTATIVA 10 LUGLIO 2013: si è discusso principalmente dell'area Turismo, i PIT. E’ emersa ancora una volta, la prassi 'aziendale di decidere unilateralmente lo spostamento di lavoratori e contestualmente di ridurre le postazioni. Dopo l’intervento del responsabile Zètema Capone, .il quale ha dichiarato al tavolo sindacale che ha deciso, vista la ridotta mole di lavoro che una unità da Termini si spostava ai Fori e che ad Ostia in questo periodo ne bastava una sola di unità.
La delegazione Cgil ha insistito che, per motivi di sicurezza sarebbe stato necessario implementare dell'unità lavorativa di Ostia, visto che il Contratto di Servizio con il Comune di Roma Capitale (CdS) prevede due postazioni. La RSU USI ha invece chiesto esplicitamente, se esiste la formalizzazione cartacea con la volontà del Dipartimento Turismo del Comune di Roma Capitale, di ridurre le postazioni riorganizzandole, in caso contrario di mancanza di tali indicazioni dell’Ente proprietario e del Dipartimento competente, per quanto riguarda Fori Imperiali e Termini, la Zètema, per un anno, avrebbe agito in violazione del Contratto di Servizio stipulato, visto che per esempio, per casi verificatisi in passato nell’area custodia e quella di manutenzione, tali riduzioni di postazioni e presunte “riorganizzazioni interne”, hanno la formalizzazione della Sovrintendenza capitolina ai BB.CC., che a quel punto legittimerebbe e avallerebbe le scelte della società Zètema.
Altro forte imbarazzo di parte datoriale, rendendosi conto che esistono disparità di trattamento e condizioni di lavoro che diventano peggiorative all’interno dei vari settori di intervento di Zètema.
L’USI VERIFICHERA’ SE LE OSSERVAZIONI E I RILIEVI POSTI, visto che non si è sottoscritto nessun accordo con il testo proposto dall’azienda, SARANNO OGGETTO DI VALUTAZIONE E PORTERANNO A USARE LOGICA, RAZIONALITA’, BUON SENSO ED EFFETTIVA VOLONTA’ DI “SANARE”VARIE SITUAZIONI e di RIMETTERE AL CENTRO ESIGENZE DI GIUSTIZIA “CONTRATTUALE”, RISPETTO DELLE LEGGI E DI UNA MODALITA’DI IMPIEGO DELLA FORZA LAVORO RICONOSCENDO DIRITTI E NON SOLO DOVERI…Alle prossime puntate, anche con AGGIORNAMENTI SUL RINNOVO DEL CCNL FEDERCULTURE.
Nel merito, le proposte dell’associazione datoriale di rinnovo del CCNL Federculture, che ha in Zètema l’azienda leader del settore, restano per Usi IRRICEVIBILI A CHIUNQUE ABBIA A CUORE GLI EFFETTIVI INTERESSI DI CHI LAVORA.



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