lunedì 3 giugno 2013

ANCHE PER I LAVORATORI DI OBIETTIVO UOMO E' STATA RICHIESTA LA CASSA INTEGRAZIONE PER I TAGLI AL SOCIALE OPERATI DA ROMA CAPITALE


UNIONE SINDACALE ITALIANA – fondata nel 1912  fedele ai principi dell’A.I.T.

  Confederazione sindacale nazionale e di federazioni territoriali intercategoriali

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COMUNICATO SINDACALE USI  del 3/6/2013

 
Roma, LA COOPERATIVA SOCIALE “OBIETTIVO UOMO” CHIEDE L’APPLICAZIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA PER 169 DIPENDENTI (su 185 IN TOTALE), nei servizi SAISH (disabilità e assistenza domiciliare), SAISA (anziani e assistenza domiciliare), SISMIF (minori), AEC (assistenti educativi culturali – assistenza specialistica a studentesse-studenti disabili nelle scuole dell’obbligo), utilizzati nei Municipi V (ex VI), VII (ex IX), IX (ex XI) e X (ex XII) del Comune di ROMA CAPITALE.

L’Usi Unione Sindacale Italiana, presente nella Cooperativa Sociale, ha attivato le procedure di esame congiunto alla Regione Lazio e alla DTL oltre che alla Cooperativa stessa, a seguito della comunicazione del 31 maggio 2013 prot. 988/13, della Cooperativa Sociale, inoltrata anche a CGIL F.P. e CISL FPS.

Obiettivo dell’Usi,  ridurre al minimo il peggioramento delle condizioni occupazionali, salariali e di lavoro, su servizi importanti per la cittadinanza, con un taglio preannunciato di circa 8000 ore di assistenza, dichiarato dalla Cooperativa Sociale Obiettivo Uomo per effetto dell’applicazione al Comune di Roma Capitale della Delibera di Giunta Comunale 355/2012, quella che ha ridefinito e ristrutturato l’assistenza domiciliare per anziani, disabili e minori e che ha prodotto diverse contestazioni, rilievi critici e un ricorso pendente al TAR del Lazio.       

La necessità di tutelare e difendere le condizioni di lavoro del personale della cooperativa sociale, nonché quella di mantenere livelli qualitativi e quantitativi dei servizi e attività a favore di fasce disagiate della cittadinanza romana, sono fattori importanti dell’azione e intervento sindacale dell’Usi, che ha chiesto anche la verifica in sede di esame congiunto, della possibilità di usare se necessario lo strumento dei contratti di solidarietà, anche per tutelare i soci lavoratori e i precari (a tempo determinato) nelle successive fasi di questa situazione di crisi, proprio per evitare che con l’aggravarsi dei tagli, dalla CIG in deroga, se autorizzata e finanziata, si passi alla mobilità collettiva e ai licenziamenti, creando una pericolosa “guerra tra poveri” in un settore, quello dei servizi socio assistenziali educativi, già sotto attacco da anni e che ha già visto molti enti del “terzo settore” e delle cooperative, avviare stati di crisi, piani di ristrutturazione interna, uso degli ammortizzatori sociali o la mancata conferma dei precari nei periodi estivi.
Per quanto riguarda l’Usi, si cercherà di garantire  la massima unità e solidarietà  tra lavoratrici e lavoratori, a prescindere dalla loro “collocazione” o meno sul piano sindacale, per evitare che situazioni simili diventino la regola anche nella città di Roma Capitale, dove ci si attende dalla prossima Amministrazione Capitolina un deciso “cambio di passo” e di intervento.

Segreteria intercategoriale dell’Unione Sindacale Italiana USI, fondata nel 1912, 101 anni dalla parte giusta.

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