E
MENO MALE CHE SI CHIAMA SALVA ROMA!!!
Care/i colleghe/i,
oggi (14/2/2014), tutti abbiamo letto
l’articolo del Messaggero in Cronaca di Roma, a firma di Andrea Bassi, in cui
veniva esplicata “un’intesa” tra Partito Democratico e Scelta Civica che si
concretizza in un emendamento del capogruppo PD al Senato, Sen. Giorgio
Santini.
L’articolista, continua nello spiegare che
tale emendamento indica al Comune (di Roma) di “mettere in liquidazione le
società partecipate che non risultino avere come fine attività di servizio
pubblico”. Vengono, quindi, indicate (a titolo esemplificativo) le società
“…come Risorse per Roma, Zètema, Aequa Roma”. D’altronde, almeno nel nostro
caso…fu fatta appositamente una modifica statutaria per “trasformarci “in
“società strumentale”.
A parte le manovre politiche sulle quali
non metto bocca, ricordo a tutte/i che l’USI
ha già proclamato lo STATO D’AGITAZIONE CITTADINO! Non aspettiamo i
loro comodi!
Significa che TUTTI sanno che noi ci stiamo
organizzando per rispondere a colpi come quello del senatore Santini. Eravamo
in attesa degli sviluppi legati al Patto
di Stabilità che stava già intervenendo sulla Spending Review per quanto
riguarda le società partecipate che,
ecco!, si presenta l’ennesimo attacco. Chiaramente si è aperta una discussione
all’interno del PD, ma siccome… NOI
NON ABBIAMO GOVERNI AMICI…NON ASPETTEREMO LE LORO DECISIONI CHE RIGUARDANO LE
NOSTRE VITE!
IO SO…che gli emendamenti vanno approvati…E
noi dobbiamo far sentire le voci del nostro dissenso…
Presto vi comunicherò il calendario delle
iniziative tese a contrastare quest’emendamento e tutto ciò che comporteranno i
tagli previsti per Roma Capitale che andranno ad impattare anche su Zètema,
dove la situazione pesante, la cominceranno a pagare per primi i contratti a
tempo determinato.
Negli ultimi tavoli RSU ed a seguito della
presentazione del PSO (Piano Strategico Operativo) da parte dell’Amministratore
Delegato, infatti, è stato evidenziato che…se non ci saranno variazioni sulle
previsioni economiche…”si prevede una contrazione del costo del personale di
circa € 1,4 milioni da ricondursi in via principale alla riduzione dei
contratti a tempo determinato. Ciò è conseguenza della scadenza, nel corso del
2014, degli affidamenti aggiuntivi per l’Assemblea Capitolina e per il Macro
per i quali sono utilizzate forme di lavoro a tempo determinato.”
L’USI
non accetterà nessun taglio lineare. NOI LA CRISI (LORO!) NON LA PAGHIAMO!!!
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