La scuola in lotta manifesta il
10 novembre
Le scuole non ci stanno alla politica di austerità economica promossa da questo governo e tornano in piazza sabato 10 novembre contro il ddl 953 (Aprea-Ghizzoni), che prevede lo smantellamento degli organi collegiali e la sottomissione delle scuole agli interessi privati; contro il disegno di legge di stabilità, che a tutt'oggi, nonostante le proposte di emendamenti della commissione cultura della Camera, prevede l'aumento dell'orario di lezione frontale degli insegnanti a 24 ore settimanali, cancellando il contratto collettivo; contro i tagli previsti dalla spending review e gli ulteriori accorpamenti degli istituti; contro il concorso truffa che umilia i precari; per il rinnovo del contratto collettivo nazionale e lo sblocco degli scatti di anzianità; per la difesa del diritto allo studio e della qualità e libertà dell'insegnamento.
A Roma oltre cinquanta istituti sono in mobilitazione, nei collegi docenti e nelle assemblee dei lavoratori e degli studenti si approvano mozioni contrarie alle politiche di dismissione della scuola pubblica, si sono svolti due flash-mob davanti al Miur e un altro è in programma per domenica 4 novembre. Si moltiplicano le iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e nei quartieri, come il funerale della scuola pubblica che andrà in scena oggi, 31 ottobre alle 16 in piazza del Popolo. Le scuole di Roma si sono organizzate in un coordinamento che, dopo tre assemblee molto partecipate, si rivedrà martedì 6 novembre alle 15,30 al Liceo Mamiani.
Iniziative analoghe stanno fiorendo in tutte le città d'Italia, testimoniando il risveglio del mondo della scuola pubblica contro l'ennesimo attacco ai diritti fondamentali dei cittadini e dei lavoratori.
Il Coordinamento delle scuole di Roma fa appello a tutte le scuole d'Italia di coordinarsi e partecipare alla giornata del 10 novembre indicendo manifestazioni in tutte le città, per far sentire la voce di chi nella scuola ci lavora e ci studia e in generale dei cittadini tutti che vedono leso un diritto fondamentale come è quello all'istruzione; fa appello inoltre a tutte le organizzazioni sindacali di aderire e rafforzare la mobilitazione.
La scuola sarà in piazza anche il 14 novembre per il primo sciopero generale europeo insieme ai lavoratori e cittadini di tutta Europa per contestare le politiche di austerità imposte dalla Commissione europea e dalla BCE, come è stato già fatto il 27 ottobre nell'ambito del No Monti Day.
Sabato 10 novembre a Roma partirà un corteo alle ore 14,30 da piazza dell'Esquilino (via Cavour) che si concluderà in piazza Ss. Apostoli.
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