NON VOGLIAMO PAGARE LA CRISI DI UN SISTEMA CHE NON E' IL NOSTRO!
La crisi del sistema capitalista si espande in tutti i paesi. Ovunque i governi e il padronato prendono a pretesto questa situazione per sfruttare ulteriormente i lavoratori. Ma sono sicuramente loro i responsabili di questo stato di cose e della crisi del loro sistema economico e politico capitalistico.
Vorrebbero farci credere che tutte le misure eccezionali di adeguamento di tagli, di austerità sono necessari per mantenere il sistema, quando l'unica cosa che vogliono è continuare ad arricchirsi a spese delle persone che vivono del loro lavoro. Tutti gli attacchi che abbiamo subito in tutti i paesi europei hanno lo stesso schema:
- Distruzione dei servizi pubblici
- Riforma de lle leggi sul mercato del lavoro che lasciano tutto il potere nelle mani dei padroni
- Eliminazione dei diritti fondamentali, sociali e sindacali, raggiunti dopo molti anni di lotta
- Aumento della precarietà e della disoccupazione
- Attacchi contro il diritto alla pensione e alla salute
- Attacco alla scuola e all'università
Tutte le direttive del FMI, della Banca
Mondiale, della BCE, .. cercano solo di salvaguardare gli interessi dei più
potenti. Il sindacalismo tradizionale sta lasciando un altra volta soli i
lavoratori. In queste condizioni non si possono firmare accordi e accettare i
dictat imposti dagli organismi internazionali.
Per noi, il ruolo del sindacalismo è quello di difendere i lavoratori e di costruire una società più giusta; questo compito passa per una netta opposizione ai piani di austerità , ne è più possibile per noi usare modelli concertativi.
Si rende necessaria una forte mobilitazione con scioperi e manifestazioni a livello europeo.
Per noi, il ruolo del sindacalismo è quello di difendere i lavoratori e di costruire una società più giusta; questo compito passa per una netta opposizione ai piani di austerità , ne è più possibile per noi usare modelli concertativi.
Si rende necessaria una forte mobilitazione con scioperi e manifestazioni a livello europeo.
Per il movimento operaio, la priorità
deve essere posta nella costruzione di una mobilitazione europea, e non nella
negoziazione con i padroni. Non si possono accettare accordi o patti che
applicano i piani di austerità e di tagli decisi dalla Banca Mondiale e dal
Fondo Monetario Internazionale.
Costruiamo insieme un movimento sindacale europeo alternativo e una grande mobilizzazione sociale per il 26 settembre.
Costruiamo insieme un movimento sindacale europeo alternativo e una grande mobilizzazione sociale per il 26 settembre.
a firma della RETE EUROPEA DEL SINDACALISMO DI BASE E
ALTERNATIVO
dall'appello della CGT
SPAGNOLA in appoggio allo sciopero generale dei paesi baschi che viene diffuso
da USI Confederazione di sindacati nazionali e di federazioni locali sito:
www.usiait.it ewww.unionesindacaleitaliana.blogspot.com
Sede
nazionale: ROMA LARGO VERATTI 25 tel. 06/70451981 fax
06/77201444
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