mercoledì 2 luglio 2014

I TAGLI DI BILANCIO DI ROMA CAPITALE ....


I TAGLI DI BILANCIO DI ROMA CAPITALE:

FARE IN 3 ANNI QUELLO CHE NON SI È FATTO IN 60 ANNI ?

 

 

     Nei drastici e drammatici tagli di bilancio di Roma Capitale (preventivi anno 2014 e triennale 2014-16), che la Giunta Marino sottoporrà a giorni al voto del Consiglio di Roma Capitale, un ruolo determinante ce l'ha indubbiamente il governo nazionale. C'è una legge (DL 06/03/2014, n. 16, convertito  in

L  02/05/2014, n. 68) che, pur concedendo più giorni di tempo per tutti gli EE.LL. Italiani, inclusa Roma Capitale.  conferma l'obbligo di:

      approvare un piano triennale 2014-16 di rientro dal debito; 

      sciogliere e/o cedere le partecipazioni in  società che producano beni e servizi non strettamente necessari per le finalità istituzionali dell'ente, comprensivo di licenziamenti di dipendenti (per i quali si prevedono "aiuti all'impiego");

      recupero dei soldi dati ai dipendenti (vedi: salario accessorio) in violazione dei vincoli finanziari alla contrattazione integrativa" (cfr.  Relazione  ispettiva del MEF e proposte di modifiche peggiorative dei contratti decentrati);

      privatizzare il più possibile i servizi pubblici. 

 

     Un atto fondamentale come la proposta di bilancio preventivo  2014  e triennale 2014-16, approvata  dalla Giunta Marino il 30 aprile,  non solo non  è stato reso pubblico, ma  non ne è stato neppure dato cenno al tavolo di trattativa centrale tra Amministrazione e OO.SS. - che, da parte loro, non l'hanno nemmeno  richiesto! L'unico sindacato che lo ha  fatto, rivolgendosi ad  alcuni  Consiglieri capitolini per averlo,  è  stato l'USI.  Si  tratta di alcune centinaia  di pagine  che contengono molti dati e una certezza: se questo bilancio sarà approvato senza radicali modifiche, la demolizione dei servizi pubblici locali di Roma Capitale sarà tra pochi mesi una realtà irreversibile.

 

     Sarebbe stato invece fondamentale aprire subito un  dibattito ampio, determinando la consapevolezza del gravissimo pericolo che incombe e chiedendo al Consiglio di Roma Capitale di cancellare la parte dei tagli dei finanziamenti per i servizi pubblici alla città,  dei posti di lavoro nelle società partecipate, del  salario accessorio dei dipendenti capitolini. E di approvare, invece, le misure di riduzione di spese inutili e sprechi, dei super-stipendi e del numero di dirigenti, di  maggiore  equità di trattamento  verso cittadini e lavoratori, sono  la  parte  da salvare  del  bilancio preventivo. 

 

        Anche le garanzie ripetutamente date dalla Giunta Marino sul mantenimento integrale degli stipendi dei dipendenti capitolini (circa 24.000 persone), sono solo virtuali. Infatti, pur se lo stanziamento di 158 mln per il salario accessorio 2014 fu ratificato dalla Giunta già a dicembre 2013, senza un euro di meno rispetto al 2013, dopo il 31 luglio 2014 svaniscono le “garanzie” che quei soldi saranno effettivamente dati al personale (si tratta di una quota compresa tra il 20% e il 30% del salario netto): oltre al pericolo del famigerato "conguaglio" governativo su  quanto percepito  “indebitamente” in precedenza, l'Amministrazione sta procedendo in modo serrato alle modifiche del contratto aziendale (il CCDI) al tavolo centrale di trattativa con le OO.SS.; modifiche peggiorative, che cancellerebbero buona parte del salario accessorio (turnazioni, buoni pasto, indennità, progetti di produttività, ecc.) e introdurrebbero sistemi valutativi in cui avrebbe molto spazio la discrezionalità, piuttosto che criteri oggettivi.  L'Amministrazione  di Roma Capitale subisce passivamente gli ordini del governo, non ha il coraggio politico di opporsi pubblicamente e con decisione  a questa demolizione scientifica dei servizi pubblici locali, di mettersi alla testa di una auspicabile ribellione di tutte le città e gli enti locali italiani; con l'obiettivo di cambiare profondamente una buona parte della L. 68/14.

 

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NOTE AL BILANCIO PREVENTIVO GENERALE 2014 E TRIENNALE 2014-16

 

 

1. L'art. 16, DL 16 del 06/03/14, convert. in L 68 del 02/05/14, stabilisce che:

1.1. Entro il 4 luglio 2014 Roma Capitale deve inviare ai  Ministeri dell'Economia e dell'Interno, al Parlamento e alla Corte dei  Conti, una relazione sul disavanzo di parte corrente degli anni precedenti, includendo le società partecipate e controllate; (p. 5)

1.2. Entro la stessa data, Roma Capitale deve inviare ai suddetti  un piano triennale di riduzione del disavanzo e riequilibrio strutturale di bilancio; (p. 5)

 

2. L'art. 3bis, DL 101  del 31/08/13, convert. in L 125 del 30/10/13, consente alle Amministrazioni revisioni e riduzioni di prezzo dei contratti di servizio con società ed enti partecipati e controllati; (p. 7)

 

3.1. Le assunzioni di personale a tempo indeterminato sono consentite nel limite del 40% dei pensionamenti dell'anno precedente (N.B.: secondo quanto dichiarato dal Vicesindaco e Ass.re al Personale, si  possono quantificare in circa 200 unità/anno); (p.9)

3.2. Le assunzioni a tempo determinato, le collaborazioni coord. e contin. e il lavoro somministr., non devono superare il 50% del costo sostenuto nel 2009 per le stesse tipologie di  contratto; (p. 9)

3.3.  Nel bilancio preventivo 2014, spesa per il personale: 1.031,67 mln, di cui 59,37 mln per IRAP; (p.10)

3.4. Nel medesimo preventivo, spesa per beni e servizi: 3.688,59 mln; (p. 10)

 

4.1. Spesa prevista per opere pubbliche: nel 2014, 1.013,21 mln; nel 2015, 651,15 mln; nel 2016, 166,54 mln (-83,6% sul 2014); (p. 15)

4.2. Piano  di investimenti (comprensivo delle opere pubbliche): nel 2014, 1.034,83 mln + 155,48 mln fondi privati; nel 2015, 508,02 mln + 149,32 mln fondi privati; nel 2016, 92,39 mln + 74,22 mln fondi privati (- 86,0%  sul 2014); (p. 16)

 

5. Gli obiettivi del Patto di Stabilità crescono negli anni: 2014, 278,23 mln; 2015, 345,87 mln; 2016, 367,89 mln; (p. 20-21)

 

6.  Bilanci preventivi del triennio 2014-16, in pareggio tra  entrate e uscite,

proposti dalla G.C. al Consiglio  di Roma Capitale: (p. 27)

   2014,  6.569,55 mln; 

   2015,  4.831,63  mln (-26,5% sul 2014); 

   2016,  4.404,26  mln  (-33,0% sul 2014)

 

6.1   Nelle uscite,  le spese correnti: 

   2014,  4.814,44 mln; 

   2015,  4.268,73  mln (-11,3%  sul 2014); 

   2016,  4.254,52 mln (-11,6% sul 2014);   

 

6.2.  Nelle uscite, i servizi per conto terzi:

   2014, 367,80 mln;

   2015, 0,0 (-100% sul 2014);

   2016, 0,0 (-100% sul 2014)

 

 

   -  DIPARTIMENTO CULTURA, TRIENNALE 2014-16

 

7.1.  Uscite totali:

   2013, 78,98 mln;

   2014, 66,04 (-16,4% sul 2013);

   2015, 36,02 mln (-54,4% sul 2013);

   2016, 35,81 mln  (-54,7% sul 2013) (p. 9)

 

7.2.  Finanziamento  per Istituzione Biblioteche di Roma:

   2013, 20,93 mln;

   2014,  19,00  mln (-9,2% sul 2013); 

   2015,  10,80 mln  (-48,4% sul 2013); 

   2016,  10,80  mln  (-48,4% sul 2013); 

 

[N.B.: Da gennaio 2015, con questi tagli, le Biblioteche di Roma cesseranno di esistere: i soldi non basteranno neppure per pagare gli stipendi.]

 

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