I TAGLI DI BILANCIO DI ROMA CAPITALE:
FARE IN 3 ANNI QUELLO CHE NON SI È FATTO IN 60 ANNI ?
Nei drastici e drammatici tagli di bilancio di Roma Capitale (preventivi
anno 2014 e triennale 2014-16), che la Giunta Marino sottoporrà a giorni al
voto del Consiglio di Roma Capitale, un ruolo determinante ce l'ha
indubbiamente il governo nazionale. C'è una legge (DL 06/03/2014, n. 16,
convertito in
L 02/05/2014, n. 68) che, pur
concedendo più giorni di tempo per tutti gli EE.LL. Italiani, inclusa Roma
Capitale. conferma l'obbligo di:
– approvare un piano
triennale 2014-16 di rientro dal debito;
– sciogliere e/o cedere le
partecipazioni in società che producano beni e servizi non strettamente
necessari per le finalità istituzionali dell'ente, comprensivo di licenziamenti
di dipendenti (per i quali si prevedono "aiuti all'impiego");
– recupero dei soldi dati
ai dipendenti (vedi: salario accessorio) in violazione dei vincoli finanziari
alla contrattazione integrativa" (cfr. Relazione ispettiva del
MEF e proposte di modifiche peggiorative dei contratti decentrati);
– privatizzare il più
possibile i servizi pubblici.
Un atto fondamentale come la proposta di bilancio preventivo
2014 e triennale 2014-16, approvata dalla Giunta Marino il 30
aprile, non solo non è stato reso pubblico, ma non ne è stato
neppure dato cenno al tavolo di trattativa centrale tra Amministrazione e
OO.SS. - che, da parte loro, non l'hanno nemmeno richiesto! L'unico sindacato che lo ha
fatto, rivolgendosi ad alcuni Consiglieri
capitolini per averlo, è stato l'USI. Si tratta di
alcune centinaia di pagine che contengono molti dati e una
certezza: se questo bilancio sarà approvato senza radicali modifiche, la
demolizione dei servizi pubblici locali di Roma Capitale sarà tra pochi mesi
una realtà irreversibile.
Sarebbe stato invece fondamentale aprire subito un dibattito
ampio, determinando la consapevolezza del gravissimo pericolo che incombe e
chiedendo al Consiglio di Roma Capitale di cancellare la parte dei tagli dei
finanziamenti per i servizi pubblici alla città, dei posti di lavoro
nelle società partecipate, del salario accessorio dei dipendenti
capitolini. E di approvare, invece, le misure di riduzione di spese inutili e
sprechi, dei super-stipendi e del numero di dirigenti, di maggiore
equità di trattamento verso cittadini e lavoratori, sono la
parte da salvare del bilancio preventivo.
Anche le
garanzie ripetutamente date dalla Giunta Marino sul mantenimento integrale
degli stipendi dei dipendenti capitolini (circa 24.000 persone), sono solo
virtuali. Infatti, pur se lo stanziamento di 158 mln per il salario accessorio
2014 fu ratificato dalla Giunta già a dicembre 2013, senza un euro di meno
rispetto al 2013, dopo il 31 luglio 2014 svaniscono le “garanzie” che quei
soldi saranno effettivamente dati al personale (si tratta di una quota compresa
tra il 20% e il 30% del salario netto): oltre al pericolo del famigerato
"conguaglio" governativo su quanto percepito
“indebitamente” in precedenza, l'Amministrazione sta procedendo in modo serrato
alle modifiche del contratto aziendale (il CCDI) al tavolo centrale di
trattativa con le OO.SS.; modifiche peggiorative, che cancellerebbero buona
parte del salario accessorio (turnazioni, buoni pasto, indennità, progetti di
produttività, ecc.) e introdurrebbero sistemi valutativi in cui avrebbe molto
spazio la discrezionalità, piuttosto che criteri oggettivi.
L'Amministrazione di Roma Capitale subisce passivamente gli ordini del
governo, non ha il coraggio politico di opporsi pubblicamente e con
decisione a questa demolizione scientifica dei servizi pubblici locali,
di mettersi alla testa di una auspicabile ribellione di tutte le città e gli
enti locali italiani; con l'obiettivo di cambiare profondamente una buona parte
della L. 68/14.
___________________
NOTE AL BILANCIO PREVENTIVO
GENERALE 2014 E TRIENNALE 2014-16
1. L'art. 16, DL 16 del 06/03/14,
convert. in L 68 del 02/05/14, stabilisce che:
1.1. Entro il 4 luglio 2014 Roma
Capitale deve inviare ai Ministeri dell'Economia e dell'Interno, al
Parlamento e alla Corte dei Conti, una relazione sul disavanzo di parte
corrente degli anni precedenti, includendo le società partecipate e
controllate; (p. 5)
1.2. Entro la stessa data, Roma
Capitale deve inviare ai suddetti un piano triennale di riduzione del
disavanzo e riequilibrio strutturale di bilancio; (p. 5)
2. L'art. 3bis, DL 101 del
31/08/13, convert. in L 125 del 30/10/13, consente alle Amministrazioni
revisioni e riduzioni di prezzo dei contratti di servizio con società ed enti
partecipati e controllati; (p. 7)
3.1. Le assunzioni di personale a
tempo indeterminato sono consentite nel limite del 40% dei pensionamenti
dell'anno precedente (N.B.: secondo quanto dichiarato dal Vicesindaco e Ass.re
al Personale, si possono quantificare in circa 200 unità/anno); (p.9)
3.2. Le assunzioni a tempo
determinato, le collaborazioni coord. e contin. e il lavoro somministr., non
devono superare il 50% del costo sostenuto nel 2009 per le stesse tipologie
di contratto; (p. 9)
3.3. Nel bilancio preventivo
2014, spesa per il personale: 1.031,67 mln, di cui 59,37 mln per IRAP; (p.10)
3.4. Nel medesimo preventivo, spesa
per beni e servizi: 3.688,59 mln; (p. 10)
4.1. Spesa prevista per opere
pubbliche: nel 2014, 1.013,21 mln; nel 2015, 651,15 mln; nel 2016, 166,54 mln (-83,6% sul 2014); (p. 15)
4.2. Piano di investimenti
(comprensivo delle opere pubbliche): nel 2014, 1.034,83 mln + 155,48 mln fondi
privati; nel 2015, 508,02 mln + 149,32 mln fondi privati; nel 2016, 92,39 mln +
74,22 mln fondi privati (- 86,0%
sul 2014); (p. 16)
5. Gli obiettivi del Patto di
Stabilità crescono negli anni: 2014, 278,23 mln; 2015, 345,87 mln; 2016, 367,89
mln; (p. 20-21)
6. Bilanci preventivi del
triennio 2014-16, in pareggio tra entrate e uscite,
proposti dalla G.C. al
Consiglio di Roma Capitale: (p. 27)
2014, 6.569,55 mln;
2015, 4.831,63 mln (-26,5%
sul 2014);
2016, 4.404,26 mln (-33,0% sul 2014)
6.1
Nelle uscite, le spese correnti:
2014, 4.814,44 mln;
2015, 4.268,73 mln (-11,3%
sul 2014);
2016, 4.254,52 mln (-11,6%
sul 2014);
6.2.
Nelle uscite, i servizi per conto terzi:
2014, 367,80 mln;
2015, 0,0 (-100% sul 2014);
2016, 0,0 (-100% sul 2014)
- DIPARTIMENTO CULTURA, TRIENNALE
2014-16
7.1.
Uscite totali:
2013, 78,98 mln;
2014, 66,04 (-16,4% sul
2013);
2015, 36,02 mln (-54,4% sul
2013);
2016, 35,81 mln (-54,7%
sul 2013) (p. 9)
7.2. Finanziamento per
Istituzione Biblioteche di Roma:
2013, 20,93 mln;
2014, 19,00 mln (-9,2%
sul 2013);
2015, 10,80 mln (-48,4%
sul 2013);
2016, 10,80 mln (-48,4%
sul 2013);
[N.B.:
Da gennaio 2015, con questi tagli, le Biblioteche di Roma cesseranno di
esistere: i soldi non basteranno neppure per pagare gli stipendi.]
_________________
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