(Serenetta Monti RSU/USI Zètema Progetto
Cultura)
venerdì 10 agosto 2012
Zétema, resoconto assemblea
In data 1/8 si è tenuta l'assemblea sindacale
indetta dall'USI Unione Sindacale Italiana, in piazza Montecitorio, per i
lavoratori e lavoratrici Zètema. La discussione si è incentrata sugli sviluppi
dell'articolo 4 del Decreto 95/2012, noto come Spending Review, ed i suoi
possibili effetti su società in house come Zètema, Lazio Service e Risorse per
Roma o ACI Informatica. Ho atteso un po' per inoltrarvi il resoconto, perchè
doveva concludersi il passaggio della fiducia al Decreto 95/2012 alla Camera.
Fiducia passata con il medesimo testo licenziato dal Senato...Il che
significa...Ci rivediamo a settembre...perchè, nonostante le rassicuranti
dichiarazioni del Presidente di Federculture, Grossi...i lavoratori
affronteranno tempi duri. All'assemblea hanno partecipato delegati di Risorse
per Roma e di ACI Informatica che hanno dato il loro contributo per quanto
riguarda il resoconto del presidio che si è tenuto in piazza delle Cinque Lune,
in occasione della discussione del decreto 95/2012 al Senato e che ha prodotto
un primo passo indietro e relativa modifica dell'automatismo della vendita delle
società in house erogatrici di servizi strumentali (come la nostra). Si sono
succeduti diversi interventi: l'introduzione della RSU/USI Serenetta Monti è
iniziata con la solidarietà ai docenti dichiarati inabili, in sciopero della
fame perchè li si sta per trasformare in amministrativi. Solidarietà è stata
espressa anche ai cittadini ed i lavoratori di Taranto che (con la chiusura
degli impianti dell'ILVA) stanno vivendo un difficile momento. Alcuni
lavoratori, di diverse sigle sindacali, hanno espresso dubbi sulla formulazione
attuale dell'articolo 4 del Decreto "Spending Review" ed alcune considerazioni
sono state espresse dal segretario Nazionale della confederazione USI, Roberto
Martelli. I diversi interventi hanno portato ad un'unica conclusione: la volontà
di ottenere e divulgare più informazioni possibili per poter intraprendere un
cammino unitario con le altre realtà lavorative costituite in società in house e
poter costruire percorsi di confronto con gli Enti Locali di riferimento, già a
partire da settembre. Va, infatti, sottolineato che, sempre previsto nel Decreto
c'è un riassetto delle risorse economiche e professionali delle diverse società,
da effettuarsi entro i 90 giorni successivi alla pubblicazione del Decreto. A
tal riguardo, segnalo...anche l'esito dell'incontro che le sigle confederali
hanno avuto con il sindaco Alemanno ed in cui è stato constatato che , visti i
dubbi interpretativi sul tema delle società che svolgono servizi di interesse
generale, è bene prevedere da settembre ulteriori confronti per predisporre
l'analisi delle singole società di Roma Capitale che erogano servizi
strumentali. Il segnale lanciato, tenendo un'assemblea in un luogo simbolico
come quello di piazza Montecitorio, deve far capire che i lavoratori e le
lavoratrici delle società in house non intendono stare a guardare intanto che un
Governo, in linea con alcune lobbyes mondiali, come quelle delle banche (per
esempio, che predispongono dei piani di "taglio delle spese"...che, guarda caso,
gravano solo sulle classi disagiate) schiaccia le fasce deboli. Al termine
dell'Assemblea sono state votate all'unanimità tre mozioni: la prima riguarda la
solidarietà con i docenti dichiarati "inabili" che dovranno essere trasformati
in amministrativi e che stanno portando avanti le loro istanze anche attraverso
lo sciopero della fame di alcuni di loro; la seconda è a sostegno della lotta
avviata dai lavoratori di ACI INFORMATICA che hanno avuto il merito di mantenere
alta l'attenzione degli organismi politici e dei lavoratori delle aziende in
house sul Decreto che stava per essere votato; la terza è una condanna ferma a
tutti quei comunicati girati nelle ultime ore che mirano a distendere le
tensioni sorte tra lavoratori oscurando la realtà delle evoluzioni legate al
Decreto 95/2012. Le diverse opzioni che si presentano, infatti, sono a favore
delle aziende, si...ma non dei lavoratori tutti. E questo proprio per l'intero
impianto del Decreto Spending Review che NON HA PREVISTO REALI PARACADUTE
PER TUTTI I LAVORATORI DELLE SOCIETA' IN HOUSE IN CASO DI AFFIDAMENTO ATTRAVERSO
GARA DEI SERVIZI O DI ALTRE IPOTESI.... Per cui, cari colleghi e
colleghe, non si sta chiedendo di fare una rivoluzione di piazza...ma una
rivoluzione culturale: usiamo il nostro crevello, i nostri occhi e le nostre
orecchie per vedere e sentire quello che ci sta accadendo intorno...a livello
nazionale. Lasciamo che il dubbio si insinui...e teniamo alta la soglia
dell'attenzione...e...quando ci dicono "tranquilli"...ricordiamo che siamo
romani ...e che, a Roma, "Tranquillo" ha fatto una brutta fine"!...
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