La Giunta di Alemanno, ha dato una ulteriore prova di come non si forniscono giuste risposte a esigenze e bisogni concreti e materiali della cittadinanza, proponendo ancora una volta una logica basata sulla "sicurezza" svilncolata da concrete politiche sociali, abitative, di servizi utili ed efficaci, di accoglienza, puntando il dito sull'emergenza e senza una strategia e una pianificazione di interventi degna della città di Roma, medaglia d'oro per la Resistenza al nazifascismo, la ROMA CITTA' APERTA per la quale molti di noi lavorano e si impegnano da anni, contrastando saccheggi ambientali, speculazioni edilizie, sfruttamento sul lavoro e mancanza di reali ed efficaci interventi su salute e sicurezza sul lavoro.
Del resto, se come consulenti alle Politiche Sociali l'attuale Amministrazione ha utilizzato, tra l'altro con un uso non certo dignitoso delle risorse capitoline dati i costi delle consulenze "esterne", ex esponenti della famigerata "banda della Magliana", non dovremmo stupirci se le risposte agostane
siano non solo gli sgomberi, ma ulteriori disagi e difficoltà a coloro che da anni, provano a mettere in piedi politiche di accoglienza e di intervento territoriale e di inserimento lavorativo delle etnie rom, sinti, camminanti, di immigrati e immigrate, assieme a noi "lavoratori indigeni" e non gli uni contro gli altri...
LA LOTTA PER LA "NUOVA LIBERAZIONE" DELLA CITTA' PROSEGUE...ORA E SEMPRE RESISTENZA, SVILUPPIAMO PRATICHE SOLIDALI DI
AUTORGANIZZAZIONE, AUTOGESTIONE, PARTECIPAZIONE DAL BASSO.
Segue un comunicato stampa che riceviamo e inoltriamo per maggiore informazione e conoscenza sul fatto di oggi. Roma, 17 Agosto 2012
Comunicato stampa
I ROM PROSEGUONO IL PERCORSO DI AUTODETERMINAZIONE
DENTRO METROPOLIZ
Mentre al civico 913 gli
abitanti di Metropoliz sono saliti sui tetti e si sono barricati all'interno
dell'ex fabbrica pronti a resistere, i 40 nuclei del 911 hanno avviato una
trattativa con la sala operativa sociale del comune con la mediazione di 2
attivisti dell'associazione Popica onlus, che sono stati
denunciati.
Una trentina di nuclei rom e
romnì ha rifiutato le soluzioni tampone proposte dal comune ed è stato accolto
dentro Metropoliz, scegliendo di proseguire il percorso di lotta e di
autodeterminazione all'interno della città meticcia. Gli altri hanno trovato
sistemazione all'interno varie strutture gestite dal comune.
Ancora una volta
l'amministrazione e la questura utilizzano il mese di agosto per portare a
termine operazioni di sgombero senza soluzioni concrete, mostrando il pugno duro
contro chi reclama diritti e occupa per necessità in assenza di politiche
abitative degne e sostenendo gli interessi dei signori del mattone e della
rendita in una città disegnata a misura degli speculatori.
L'accanimento verso i rom e le
romnì conferma che il “piano nomadi” è uno strumento di mera persecuzione
razzista, mentre la scelta di non subire il ricatto dell'amministrazione e di
proseguire la battaglia per il diritto all'abitare dentro la città meticcia da
parte di 30 nuclei rafforza la nostra idea che oggi più che mai, dentro la
crisi, è necessario autorganizzarsi e rivendicare il diritto alla città
attraverso il riuso del costruito pubblico e privato, per sottrarre spazio alla
rendita e riconquistare libertà.
Blocchi Precari
Metropolitani
Popica onlus
info:
3286660963
3333811983
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