Comitato 5 Aprile
di Roma – nodo locale della
RETE nazionale
salute e sicurezza sul lavoro e sui territori
sede
presso Associazione Usicons onlus Largo G. Veratti 25 Roma fax 06 77201444
Roma, 10 aprile 2014
Comunicato radio stampa – per
pubblicazione, diffusione e divulgazione, grazie
24 APRILE DALLE ORE 10, A ROMA PRESIDIO – ASSEMBLEA A PIAZZA CAVOUR (davanti alla Corte di
Cassazione) IN CONCOMITANZA CON LA SENTENZA SUL CASO THYSSENKRUPP, promosso da
RETE NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI TERRITORI, dal COMITATO 5
APRILE di Roma e da ex lavoratori Thyssenkrupp.
APPELLO A DELEGATI-E
DI POSTO DI LAVORO, RLS, ASSOCIAZIONI DI GIURISTI, ASSOCIAZIONI E
ORGANIZZAZIONI SINDACALI, FORZE POLITICHE E MOVIMENTI DI LOTTA A PARTECIPARE AL
PRESIDIO - ASSEMBLEA E A SOSTENERE LE MOBILITAZIONI SU SALUTE E SICUREZZA.
Noi
non dimentichiamo nulla, giustizia per le vittime della strage operaia della
Thyssenkrupp di Torino e le loro famiglie.
Il Comitato 5 Aprile di Roma, nodo locale
della Rete nazionale per la salute e la sicurezza sui posti di lavoro e sui
territori, fa propria la necessità di un momento di presenza con un presidio
pubblico, con riunione e “microfono aperto” per interventi e testimonianze, in
occasione della sentenza della Corte di Cassazione sul caso della strage
operaia con 7 morti della Thyssen di Torino, soprattutto per segnalare il forte rischio di un “colpo di spugna” degli
effetti della sentenza di primo grado, già ridotta in appello, che potrebbe
portare a conclusioni di parziale impunità per i reali responsabili di questa
ennesima e grave strage sul lavoro e del lavoro
Il Comitato 5 aprile e la stessa Rete
nazionale sostengono e fanno proprie gli appelli alla MOBILITAZIONE IL 24
APRILE A ROMA, lanciato dal comitato ex lavoratori della Thyssenkrupp, che in
molte occasioni assieme all’Associazione “Legami d’Acciaio” dei familiari della
strage di Torino, hanno fermamente denunciato che in caso di ulteriore
riduzione dei capi di imputazione nei gradi di merito di giudizio e di sentenza
favorevole in Cassazione agli imputati, si creerebbe un pessimo precedente non
solo giudiziario, ma un rischio per altre sentenze rilevanti, come quella
sempre in Cassazione sul caso ETERNIT di
Casale Monferrato o come nei processi in corso per la strage ferroviaria di
VIAREGGIO o dell’ILVA di TARANTO…
PRETENDIAMO VERITA’ E GIUSTIZIA ANCHE NEI
PROCESSI, NESSUNA IMPUNITA’ PER I PADRONI ASSASSINI e chi protegge il profitto,
sulla pelle di chi lavora e sulle loro famiglie.
La Rete nazionale e il Comitato 5 Aprile di
Roma, continuano a battersi per ottenere la piena applicazione di tutte le disposizioni
di tutela della salute e della sicurezza sui posti di lavoro e sui territori
“inquinati”, per la corretta applicazione delle disposizioni comunitarie di
miglior favore rispetto alle tante e troppe deroghe e modifiche in materia, con
lo svuotamento progressivo del decreto legislativo 81 del 2008 nei suoi effetti
sostanziali di tutela e di deterrente da condotte e atti di inadempienza dei
datori di lavoro pubblici e privati, per potenziare le agibilità, funzioni e
ruolo dei rappresentanti dei lavoratori (e delle lavoratrici) per la sicurezza
RLS, la cui attività è sempre più limitata e circoscritta rispetto alla sua
funzione originaria.
Il comitato 5 Aprile, esprime la sua piena
solidarietà ai ferrovieri oggetto di continue contestazioni e sanzioni disciplinari,
ai licenziamenti effettuati dalle Ferrovie, la Rete nazionale prosegue la sua
attività di informazione e segnalazione sulla IN-SICUREZZA NELLE SCUOLE e nei
posti di lavoro, anche a seguito delle altre 2 morti sul lavoro a Molfetta e a
Ravenna dei giorni scorsi.
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