INTERVENTO E NOTA UNIONE SINDACALE ITALIANA USI e
di Rsa Rls Usi della Società Cooperativa Sociale Ermes, su attività e
servizi-progetti di “scolarizzazione rom”, di mediazione interculturale nelle
scuole e nei campi attrezzati, a sostegno parità di trattamento “diritto allo
studio” alunne-i di etnia rom, sinti, rispetto ad altri studenti e studentesse
frequentanti scuole obbligo scolastico di pertinenza di Roma Capitale. Richiesta ripristino
risorse economiche e finanziamento per garanzia prosecuzione servizi e attività,
per garanzia occupazionale e salariale personale utilizzato. DISPONILITA’ da Usi, PER COLLOQUI E INCONTRI
per affrontare le criticità segnalate (e mail usiait1@virgilio.it, fax 06/77201444)
La Unione Sindacale Italiana USI,
segreteria intercategoriale, la Rsa Rls Usi interna presso la Soc Coop Sociale
Ermes (affidataria assieme ad altre Associazioni Onlus, dell’affidamento per
“scolarizzazione rom” e mediazione culturale per conto di Roma Capitale), il
coordinamento lav. Coop sociali e del terzo settore, segnalano la situazione
relativa agli effetti penalizzanti a causa della diminuzione del budget complessivo,
da un taglio originario del 20% operato dalla Giunta Alemanno, all’ulteriore
diminuzione ridotta attualmente ad un ulteriore 10%, per il periodo Gennaio –
Giugno 2014, rispetto alla copertura con convenzione e gara di appalto.
Si segnala
inoltre che l’Amministrazione capitolina prevede una riduzione su base annua
del 25% sulle risorse precedentemente stanziate. Rimane poi come ulteriore
elemento di criticità, non coperto economicamente da Roma Capitale, il periodo
estivo di Luglio e Agosto, con una riduzione di finanziamenti che perdura dal
2012; situazione che non solo incide negativamente sulle condizioni salariali
del personale, oggetto di una “stabilizzazione” lavorativa e comunque con
copertura economica del periodo estivo. Giusto accordi sindacali sottoscritti
negli anni precedenti al “taglio”, ma incide negativamente in termini di abbassamento della qualità dei servizi e del progetto ai piccoli utenti e alle loro
famiglie, costringendo la cooperativa e chi ci lavora, a ridurre drasticamente
(se non a eliminare del tutto) le attività estive, altrettanto importanti come
esercizio del “diritto allo studio” come le attività svolte proficuamente
durante l’anno scolastico.
Né si ritiene,
dal punto di vista educativo e di parità di trattamento rispetto ad altri
alunni e alunne, che lo stesso servizio di trasporto scolastico, di mediazione
culturale e di intervento nelle scuole e con le famiglie per un vero
inserimento e apprendimento scolastico nella fase dell’obbligo, possa essere
ridotta a mera “custodia e vigilanza”, accompagnamento e verifica di presenza,
come se fosse un aspetto di logica “securitaria” e non del diritto allo studio
e dell’inserimento di alunni-e di etnia rom all’interno della generale comunità
scolastica e romana. Le riduzioni progressive di budget, stanno mettendo a
rischio la validità e l’efficacia piena di tale progetto scolastico, di
inserimento e di relazioni anche nelle scuole, in termini di “mediazione
interculturale” e di efficace inserimento e apprendimento, del resto molti
docenti e dirigenti scolastici chiedono alla cooperativa e a lavoratrici e
lavoratori, un numero maggiore di “laboratori” e di attività che coinvolgono
sia gli alunni rom che quelli di altre nazionalità.
Situazioni che
hanno tutto il loro rilievo, anche per le procedure, i criteri e le garanzie di
salvaguardia occupazionale, salariale (nel rispetto delle tabelle minime
salariali e di costo del lavoro complessivo, secondo le tabelle Ministeriali in
vigore), di applicazione della “clausola
sociale” (ex art. 37 CCNL Coop Sociali, di solito utilizzato) per la continuità
lavorativa e di servizio di lavoratrici e lavoratori impiegati-e, usciti con
fatica e impegno dell’O.S. dalla precarietà e con percorsi condivisi con la
Cooperativa Sociale Ermes, per il futuro
bando di gara nel settore e nel progetto/servizio di “scolarizzazione
rom”, di prossima predisposizione e delle coperture economico finanziarie nel
Bilancio 2014 di Roma Capitale.
Ci si
rende perfettamente conto della grave situazione di
difficoltà, disagio e deficit ereditata anche dalle passate Amministrazioni e
che avrà i suoi effetti penalizzanti in molti settori e attività in
affidamento, appalto e convenzione di Roma Capitale e gestiti da terzi soggetti,
come del resto per il personale di asili nido e scuole dell’infanzia e del
personale comunale per i servizi a gestione diretta, situazioni sulle quali
anche il nostro sindacato e le varie forme di coordinamento, intervengono nei vari ambiti, competenze e
deleghe attribuite.
Tuttavia si
pone l’attenzione sull’intreccio tra servizi socio educativi e scolastici,
servizi sociali e di integrazione che si riscontrano da sempre in questo tipo
di attività, che dovrebbero essere rilevanti per la priorità di intervento,
sulle scarse risorse finora a disposizione dell’A.C., trattandosi di SCUOLA,
DIRITTO ALLO STUDIO E SERVIZI INTEGRATIVI E DI INSERIMENTO nella collettività.
Anche per evitare il ritorno di fenomeni di discriminazione, di intolleranza e
di ulteriore “abbandono scolastico” e dispersione, già a rischio nella nostra
città e a livello nazionale anche per la scuola dell’obbligo e accentuata dalla
crisi permanente, con l’inevitabile effetto di incremento della micro –
criminalità giovanile e del “reclutamento” anche di alunni di etnia rom, sinti
da parte di strutture organizzate criminali.
Finora, attraverso le relazioni sindacali
industriali interne e lo sforzo condiviso dalla cooperativa Sociale ERMES, si
sono trovate soluzioni temporanee di ricollocazione della forza lavoro
utilizzata in questo settore di intervento, in altre attività, ma la situazione
potrà essere tenuta a livello occupazionale solo fino a giugno 2014, se non si
troveranno soluzioni e operate scelte dal Comune di Roma Capitale, che
ripristinino le coperture economiche soggette a “tagli” e ridimensionamenti e
non sarà invertita la tendenza già applicata dalla Giunta Alemanno.
Le strutture
USI e di coordinamento del terzo settore, si rendono disponibili a percorsi e
colloqui per avviare situazioni che eliminino le criticità sopra descritte, con
tutti i soggetti istituzionali e di intervento sociale interessati, sia dal
punto di vista economico e occupazionale, che dal punto di vista della qualità
e della prosecuzione del progetto elaborato e attuato negli anni precedenti e si auspica che vi siano momenti di
incontro e confronto, in ogni caso saranno attivate, qualora non vi siano
segnali di disponibilità da parte del Comune di ROMA CAPITALE, le forme più idonee di tutela per lavoratrici
e lavoratori e la continuazione delle attività, attraverso le forme di mobilitazione
e sensibilizzazione più opportune. I nostri recapiti di riferimento, per
incontri e colloqui sono i seguenti: e mail usiait1@virgilio.it, fax 06 77201444.
Certi che tale
situazione segnalata sia presa nella dovuta considerazione, nell’ambito del
complessivo intervento in materia scolastica, educativa e di inserimento
sociale, si ringrazia per l’attenzione e si porgono i ns. Distinti saluti.
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