CHIUDERE IL CANILE LAGER DI GREEN HILL E' IMPEGNO PER CHI LOTTA PER DIRITTI
PER TUTTI E TUTTE
E IL RISPETTO DELLA ANTURA, DELL'ECOSISTEMA, DEL BENESSERE
DELLE PERSONE E DEGLI ANIMALI,
CONTRO LO SFRUTTAMENTO CAPITALISTICO E DELLE
RISORSE, IN NOME DEL PROFITTO E DELL'ACCUMULAZIONE
DI POCHI A DANNO DI
TANTI...
ANCHE PER QUESTO (GLI ANIMALI NON HANNO L'ARTICOLO 18 DELLO STATUTO
DEI LAVORATORI CHE LI TUTELA,
MA ANCHE NOI "UMANI" RISCHIAMO PARECCHIO DE
PASSA SENZA LA LOTTA IL DISEGNO DI LEGGE MONTI - FORNERO)
IL 22 GIUGNO
PARTECIPIAMO IN MASSA ALLO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE INDETTO DA USI, USB,
S.I.COBAS, SNATER,
CIB- UNICOBAS, CUB, ORSA, COBAS REGIONE TOSCANA, adesione
coordinamenti RSU-RSA Autoconvocati e rete28aprile CGIL
MANIFESTAZIONI A ROMA
(ore 9.00-9.30 piazza della Repubblica) e a MILANO (ore 9.30 da Lrgo
CAIROLI)
A Roma oggi 16 giugno, è stata indetta una manifestazione
nazionale che ha tra i suoi obiettivi la richiesta, che condividiamo come
USI,
della chiusura del canile - lager di Green Hill e contro la vivisezione,
che è pratica poco condivisibile per una società civile.
Non siamo sempre
convinti sostenitori dei movimenti specifici, che possono prestare il fianco a
logiche trasversali e
dal nostro punto di vista "interclassiste" o
ambigue, ma in tempi di crisi e di contraddizioni che escono fuori in maniera
palese,
è giusto fare una riflessione e in invito a non abbassare la testa di
fronte alle discriminazioni, ai soprusi, allo afruttamento.
Chi lotta per
veder rispettato il benessere degli animali, fa cosa buona e giusta e merita il
sostegno per il raggiungimento di questo obiettivo,
specie per chi come
quelli che sono organizzati nell'USI e nei sindacati conflittuali, inserisce
questo impegno all'interno della generale lotta
per l'emancipazione non solo
delle classi lavoratrici dallo sfruttamento capitalistico e dagli...appetiti di
speculatori, finanzieri e "pescecani di borsa"
ma anche per una società
diversa da come è strutturata quella attuale, per un cambiamento dello stato di
cose presenti che sia generalizzabile
e non limitato ai nostri individuali
"microcosmi".
Però...gli animali non hanno la tutela che a noi (non tutti, in
effetti, non ancora...) è garantita per esempio dlal'articolo 18 dello Statuto
dei Lavoratori
messa a forte rischio se passasse indenne dal voto
parlamentare e senza una risposta ADEGUATA IN TERMINI DI LOTTA E MOBILITAZIONE
SENZA
CEDIMENTI O TENTENNAMENTI, sulla "libertà di licenziare"...mentre
adesso solo una giusta causa o un giustificato motivo permettono se reali
e
dimostrati anche di fronte al giudice, permette ai padroni il licenziamento
e il metterti in mezzo ad una strada...
Gli animali rischiano di starci
spesso, in mezzo ad una strada e non sempre riescono a sopravvivere a lungo,
nella società degli umani, poco naturale...
Sarebbe una provocazione
affermare che tutti gli esseri viventi hanno il diritto di scegliere come
vivere, in pace, serenamente, senza canili - lager, senza
sfruttamento e
senza odio razziale, se per noi la lotta per affermare diritti e condizioni di
lavoro e di vita dignitose diventa fondamentale, anche per
gli animali questa
diventa una esigenza vitale, proprio per non essere trattati da
...bestie...
E' un percorso che anche chi lavora nei canili, nei gattili,
nelle strutture di accoglienza, come le strutture USI presenti a Roma, conosce
bene, non
dimnticando mai le condizioni di lavoro e di salario con la
finalità del lavoro nel settore, anche se "l'utenza" sono animali e non
persone.
Per questo, se è importante battersi per la chiusura del canile
lager più conosciuto in Italia, se è importante battersi contro gli effetti
delle istituzioni totali,
è IMPORTANTE LOTTARE E NON CEDERE ALLA "PIGRIZIA"
SULL'ARTICOLO 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI CHE PADRONI, GOVERNI
E CHI LI
SOSTIENE VOGLIONO CANCELLARE, RIPORTANDOCI A PERIODI BUI E TRISTI, così come
lottare e combattere contro la PRECARIETA', PER
LA SALUTE E LA SICUREZZA NEI
LUOGHI DI LAVORO, PER IL DIRITTO ALLA CITTADINANZA E ALLA SALUTE, AD UNA VITA
DIGNITOSA.
Invitiamo tutti e tutte a non lasciarsi andare ai tanti, troppo,
piccoli problemi di ogni giorno da affrontare per sopravvivere, dimenticandosi
che sta
passando se non lottiamo compatti e combattivi il più forte attacco
alle condizioni di lavoro e di esistenza decente in Italia, come sta avvenendo
in altri paei
europei.
IL 22 GIUGNO NON RESTARE A CASA E NON ANDARE AL
LAVORO, SCIOPERO GENERALE E MANIFESTAZIONI A ROMA E A MILANO.
IN PIAZZA COME
FECERO LE PRECEDENTI GENERAZIONI DI OPERAI, DI LAVORATRICI E LAVORATORI E CON LE
LORO FAMIGLIE, PER
DIMOSTRARE CHE ANCHE NOI NON VOGLIAMO ESSERE TRATTI
COME...BESTIE AL MACELLO.
Segreteria generale nazionale Confederazione UNIONE
SINDACALE ITALIANA USI
Nessun commento:
Posta un commento