martedì 12 febbraio 2013

19/2: Assemblea sindacale alla Coop Ermes

UNIONE SINDACALE ITALIANA – fondata nel 1912 fedele ai principi dell’Ait

Confederazione di sindacati nazionali e di federazioni locali intercategoriali

Segreteria provinciale e RSA-Rls USI c/o Soc. Coop. Sociale “Ermes”

ROMA LARGO VERATTI 25 00146 TEL. 06/70451981 FAX 06/77201444

e mail usiait1@virgilio.it, sito nazionale www.usiait.it




Comunicato sindacale/per avviso ai lavoratori-trici e affissione (art. 25 L. 300/70)

Roma, 11 FEBBRAIO 2013

Alla c.a. della Soc. Coop. Sociale “Ermes”

c.a. Responsabile Ufficio del Personale/Risorse Umane fax 06 - 7611748

Per i lavoratori e lavoratrici soc. coop. sociale "Ermes" c.a. di………………………………………………………

Oggetto: COMUNICAZIONE DI INDIZIONE DI ASSEMBLEA SINDACALE AI SENSI ART. 20 L. 300/70 PER IL GIORNO 19 FEBBRAIO 2013 DALLE 17.30 (DICIASSETTE E TRENTA) ALLE 19.30 (DICIANNOVE E TRENTA), PER TUTTO IL PERSONALE IMPIEGATO NELLA SOC. COOP. SOCIALE "ERMES". LUOGO DI SVOLGIMENTO PRESSO SEDE COOP ERMES IN VIA STATILIO OTTATO 33, CON RICHIESTA UTILIZZO LOCALI EX ART. 27 LEGGE 300/70.

La Unione Sindacale Italiana USI e la Rsa interna, ai sensi degli articoli 20 e 27 della Legge 300/70, comunicano che il GIORNO 19 FEBBRAIO 2013 DALLE ORE 17.30 ALLE ORE 19.30, con luogo di svolgimento presso sede coop ERMES in via Statilio Ottato 33, con contestuale richiesta ex art. 27 L. 300/70, SI SVOLGERA’ UNA ASSEMBLEA SINDACALE RETRIBUITA PER TUTTO IL PERSONALE IMPIEGATO NELLA SOC. COOP. SOCIALE "ERMES” nei vari affidamenti e servizi e in servizio nelle varie sedi decentrate, iscritti e non iscritti al sindacato.

La comunicazione di assemblea e il luogo di svolgimento sono effettuate con la presente ai sensi degli artt. 20 e 27 L. 300/70. Ordine del giorno dell’assemblea:

1 AGGIORNAMENTO SITUAZIONE INTERNA AZIENDALE E QUESTIONI SU AFFIDAMENTI, SERVIZI, APPALTI IN PROROGA.

2 INFORMAZIONI GENERALI SULLE QUESTIONI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO, COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI, MODIFICHE DIRITTO DEL LAVORO

3 VARIE ED EVENTUALI

Si assicura l’ordinato svolgimento dell’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici e l'esercizio del diritto di assemblea. All’assemblea parteciperanno i dirigenti sindacali USI (Roberto Martelli, Giuseppe Martelli, Gianmaria Venturi).

SI INVITA L’UFFICIO DEL PERSONALE E I RESPONSABILI DELLA COOP. SOCIALE A FAR AFFIGGERE COPIA DELLA PRESENTE NOTA NELLA BACHECA PER LE COMUNICAZIONI E AD AVVISARE I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DELL’ASSEMBLEA SINDACALE. GRAZIE. Si ringrazia per l’attenzione e si inviano i ns. distinti saluti.

Per la segr. USI AIT e d’ordine della RSA-Rls USI

c/o Soc. Coop. Sociale “ERMES” e la segretaria prov. Giuseppe Martelli

sabato 9 febbraio 2013

Rete Nazionale Salute e Sicurezza sui Posti di Lavoro: ILVA

Comunicazione della rete nazionale salute e sicurezza sui posti di lavoro e sui territori

 La Rete naz. per la sicurezza a Napoli e a Roma
La questione Ilva a livello nazionale sta diventando il centro del dibattito dell'intero movimento interessato alla questione di salute e sicurezza in fabbrica e sul territorio, sotto diversi aspetti, politici, sindacali, culturali, tecnoscentifici.

comunicato della rete nazionale - sede di taranto

La Rete nazionale sicurezza e salute sui posti di lavoro e sui territori con l'assemblea nazionale del 7 dicembre 2012 a Taranto ha lanciato su questo un approfondimento, un dibattito e una mobilitazione nazionale.
Il primo strumento di questa mobilitazione sono gli Atti dell'assemblea
messi a disposizione di operai, cittadini, realtà organizzate, a Taranto e a livello nazionale.
L'assemblea nazionale del 7 dicembre aveva lanciato la proposta di costruire incontri e assemblee che portassero ad una manifestazione nazionale per i prossimi mesi.
Operai e masse popolari di Taranto, qualunque sia la loro appartenenza, devono comprendere che hanno bisogno oltre che della propria forza di un ampio sostegno nazionale che isoli padroni, governo, Stato e sindacati confederali, partiti parlamentari, Istituzioni, e che permetta di vincere
questa battaglia. L'Ilva non è solo Taranto ma il paradigma di tutte le battaglie che a livello nazionale si stanno facendo per la difesa della salute e del lavoro in fabbrica e sul territorio.
La Rete, ha tenuto nella giornata del 25 gennaio 2013 due importanti incontri/assemblea, a cui ha partecipato anche uno degli operai responsabili dello Slai cobas per il sindacato di classe Ilva, Andrea Bianco.
A NAPOLI si sono incontrati studenti e appartenenti ai collettivi delle Università il Collettivo Clash CityWorkers, il Laboratorio politico Iskra attivo a Bagnoli. L'incontro ha prodotto la decisioni da parte delle realtà presenti di promuovere un'assemblea sull'Ilva di Taranto per la seconda metà di
febbraio, con la presenza di una delegazione rappresentativa di operai, precari, disoccupati, cittadini dei Tamburi di Taranto.
Nel pomeriggio a ROMA si è tenuta un'importante assemblea convocata dalla Rete nazionale, rappresentata a Roma dall'Usi e dal "comitato 5 aprile" su "Ilva e produzioni nocive".
Un'assemblea molto interessante, con la presenza di attivisti di diverse organizzazioni sindacali di base impegnate sul tema, di militanti politici e che ha potuto contare sugli interventi molto qualificati della Dr.ssa Bioingegnere Antonietta Gatti, esperta di nanotecnologie e studiosa degli
effetti dannosi per la salute e sicurezza delle "polveri ultra sottili" e di Francesco Aucone, geologo.
L'assemblea, in cui tutti i rappresentanti di Taranto presenti sono intervenuti, ha trovato interesse, partecipazione e impegno di tutti i presenti (ndr la sala era piena).
Sia nell'incontro di Napoli che nell'assemblea di Roma la proposta della Rete di arrivare ad una manifestazione nazionale in marzo a Taranto, con caratteristiche adatte alla situazione dell'Ilva e dei Tamburi, è stata accolta unanimamente, come già era avvenuto nell'assemblea tenutasi nella
settimana scorsa a Bergamo.
Sin da oggi la Rete fa appello a tutte le realtà di Taranto a coordinarsi per fare di questa manifestazione nazionale un punto di forza nello scontro in corso a difesa del lavoro e della salute.
Informazioni e adesioni si possono dare sin da subito all'indirizzo e mail
della Rete:

e mail nazionale bastamortesullavoro@gmail.com,
altri riferimenti e mail usiait1@virgilio.it, comitato5aprile.lavorosicuro@gmail.com, slaicobasta@gmail.com,

Farmacap: presidio/assemblea sindacale

E' CONFERMATO IL PRESIDIO (con preavviso e "autorizzazione chiesto da USI dalle 9 alle 14)
e con copertura tecnica di assemblea sindacale per il personale della Farmacap Azienda Speciale Comunale di Roma Capitale, per lavoratori e lavoratrici delle farmacie comunali, del personale amministrativo e del settore sociale (telecompagnia, teleassistenza, telemonitoraggio e telesoccorso ad anziani fragili) e per USI anche per il sostegno alla vertenza e agli interventi in corso fatti dall'Unione Sindacale Italiana e dal Coordinamento lav. coop sociali, enti del terzo settore e aziende
(dove sono presenti anche strutture e delegati Cobas, Cub), con l'Amministrazione capitolina e gli Assessorati e Dipartimenti competenti, su altre situazioni dei servizi sociali, socio assistenziali, educativi (asili nido in convenzione, tra i quali anche quello gestito da Farmacap in XIII Municipio), di assistenza a disabili e a minori nelle scuole (AEC) e con svantaggio sociale, per integrazione scolastica e mediazione culturale (tra i quali i servizi a Rom, sinti), sulla riforma dell'assistenza domiciliare nei Municipi (dove il Comune, in chiave pre elettorale, propone soluzioni peggiorative e anche umilianti tipo i braccialetti agli operatori ...come se fossero detenuti, oltre ai meccanismi di difficile applicazione in una città come Roma) fino alle strutture residenziali e semiresidenziali (Case di Riposo, Centri Diurni, case famiglia) o ad attività tipo la Sala Operativa Sociale-COS press il Dipartimento XIV (ex V), su aggiornamento e formazione lavoratori e lavoratrici e per la piena tutela e salvaguardia occupazionale, salariale, di qualità dei servizi alla cittadinanza.

Su Farmacap, dove si è richiesto nella mattinata del 12 un incontro con Assessorato e Direzione Dipartimentale, si attendono le risposte sull'attuale mancato CONTRATTO DI SERVIZIO COMUNE - FARMACAP, sulle linee guida del PIANO DI RILANCIO E SVILUPPO DELL'AZIENDA SPECIALE COMUNALE che ancora è lettera morta, sull'impulso come proposto anche dal sindacato autorganizzato (presente dal 2001 con propria e combattiva RSA e Rls)
di rilancio delle FARMACIE COMUNALI DI FARMACAP, come presidi socio sanitari in quartieri popolari e a rischio di "desertificazione"di servizi pubblici, anche in sinergia con le altre attività di AASSLL, servizi socio sanitari nei municipi e distretti anche del "privato sociale" accreditati, del SETTORE SOCIALE all'interno della FILIERA DEI SERVIZI ALLA TERZA ETA', che invece è sottoposto a progressivo smantellamento e riduzione di efficacia rispetto al progetto originario e alle proposte avanzate dal personale e sostenute dai sindacati interni, alla stessa vicenda dell'asilo nido gestito da Farmacap che potrebbe avere nuovo impulso anche in zona come il XIII Municipio, dove molti nidi privati o in convenzione non riuscendo a mantenere i costi di gestione, si stanno
ritirando dai servizi educativi per la prima infanzia (un effetto negativo della tanto decantata "privatizzazione" dei servizi educativi e scolastici non a gestione diretta dell'ENTE LOCALE ROMA CAPITALE...processo sempre contrastato dall'USI fin dal 1997, con le Giunte a guida centrosinistra...). E' IMPORTANTE SOSTENERE LA MOBILITAZONE DEL PERSONALE NON SOLO DELLA FARMACAP, ma di quello dei servizi comunali gestiti da terzi soggetti
(cooperative sociali, consorzi, enti del terzo settore, onlus, aziende) che sta sopportando pesanti peggioramenti delle condizioni di lavoro, salariali e di servizio, con processi di "riorganizzazione" e ristrutturazione che vanno in altra direzione rispetto alle aspettative, in un quadro di crisi generale che
porta poi i tanti precari a non vedersi confermati i contratti di lavoro o a vedersi proporre dalle cooperative ed enti, accordi individuali di conciliazione per "stabilizzazioni" a fronte della rinuncia alle differenze retributive e contributive degli anni passati da precari e sottopagati, senza diritti contrattuali e di legge, oppure con la richiesta di aprire una partita IVA....

Il paradosso è che in alcuni casi si tratta di enti e cooperative che poi in questo periodo si "lamentano" con il Comune perchè con la riforma dell'assistenza domiciliare per anziani e disabili, non si applica il CCNL delle Cooperaitve Sociali...quando per anni a migliaia di precari questo contratto e diritti connessi non è mai stato fatto rispettare, se non quando i rapporti di forza e con il processo di autorganizzazione sindacale, non ha cambiato in meglio la situazione oggettiva e materiale (anche se questo passaggio a Roma è avvenuto solo in pochi casi, a causa della estrema ricattabilità e della "paura" di chi già lavora in condizioni precarie o che, trattandosi di forza lavoro immigrata, ha maggiori difficoltà a tutelarsi per l'intreccio tra lavoro e permesso di soggiorno).

SOSTENERE LA MOBILITAZIONE DEL PERSONALE DELL'AZIENDA PUBBLICA FARMACAP, in stato di agitazione sindacale, E' UN MODO CONCRETO PER

TENERE I COLLEGAMENTI CON QUANTO AVVIENE NEGLI ALTRI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI EDUCATIVI E SANITARIO-FARMACEUTICI CHE SONO

SVOLTI IN FORMA ESTERNA, COLLEGARE PIATTAFORME E INTERVENTI, PER L'UNIONE SINDACALE ITALIANA, A PARTIRE DAI PUNTI CHE ACCOMUNANO

CHI CI LAVORA, PERMETTE DI AVERE MAGGIORE FORZA NEL DIBATTITO CON LE ISTITUZIONI E DI AVERE UN DIALOGO CON LA CITTADINANZA,

BENEFICIARIA E FRUITRICE DI SERVIZI E ATTIVITA'.

SOPRATTUTTO, RIBADISCONO ALL'USI, PERMETTE DI MANTENERE UN COERENZA E COMPLESSITì DI INTERVENTO, NON SOLO SINDACALE MA ANCHE

SOCIALE DI NATURA COLLEGIALE, INTERCATEGORIALE E SOLIDALE, A PARTIRE DALLA CONSAPEVOLEZZA CHE

"I LAVORATORI E LE LAVORATRICI, NON HANNO GOVERNI AMICI".

Il 14 febbraio l'USI è già stata convocata, dopo aver attivato le procedure di relazioni sindacali industriali a livlelo aziendale tramite la Rsa e Rls interna, dalla Direzione della Farmacap per il settore sociale, dove l'USI sta intervenendo tramite il componente Rsa Rls designato, anche sulle vicende dell'impatto dello stress da lavoro correlato e le questioni della salute e sicurezza in azienda e nel settore sociale. 
Segreteria intercategoriale Unione Sindacale Italiana USI fondata nel 1912

email usiait1@virgilio.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, sito nazionale www.usiait.it,

archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com, giornale LOTTA DI CLASSE www.lottadiclasse.info

giovedì 31 gennaio 2013

A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA

A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
CORTEO  SABATO  2  FEBBRAIO  2013
 
h. 14:00 da piazza dell'Esquilino (Roma)
organizzato dal Coordinamento Nazionale della Scuola
 
 
l'USI-Unione Sindacale Italiana garantisce la copertura per lo sciopero

giovedì 20 dicembre 2012

W la pappa col po-po-pomodoro ...

ASSEMBLEA W LA PAPPA COL POMODORO

Il 6 dicembre 2012 si è tenuta alla Casa del Parco in via Prenestina 175 a Roma la prima assemblea cittadina per contrastare il nuovo bando per la ristorazione delle mense scolastiche del Comune di Roma.
I numerosi e documentati interventi di genitori e tecnici hanno messo in risalto i molteplici aspetti critici e contraddittori del nuovo bando quinquennale che, letti nel loro insieme, configurano questo come una vera e propria truffa ai danni dei cittadini, con una ricaduta negativa sulla salute dei bambini e delle bambine – più di 140.000 - che assumono oltre il 50% del proprio fabbisogno nutrizionale nelle scuole della nostra città.
L’amministrazione capitolina fa fare un preoccupante passo indietro alle condizioni di questo importante servizio, cancellando gran parte delle conquiste ottenute negli ultimi anni e riconosciute a livello internazionale.
È un chiaro esempio di malamministrazione: aumentano i costi per i cittadini e per il bilancio comunale in cambio di un peggioramento qualitativo del servizio. In particolare denunciamo:

üpeggiora la qualità reale del cibo attraverso l’eliminazione di alimenti biologici caratterizzanti la dieta mediterranea e largamente utilizzati quali pasta, olio d’oliva e pomodori;

üil  “km 0”, che in realtà si allunga fino al “km 300”, è inspiegabilmente messo in alternativa al biologico e alla qualità, vanificando i possibili effetti positivi di una tale scelta.

üsi cancella il preesistente obbligo per le ditte aggiudicatarie di operare investimenti nell’edilizia scolastica, che rappresentava un significativo beneficio per la collettività;

üsi dà centralità a costosissimi controlli burocratici e logistici di dubbia efficacia solo formale;

üsi aumenta per questo il costo dei pasti mettendo in condizioni di non poter pagare un gran numero di famiglie già taglieggiate dalla crisi economica (ricordiamo che il prezzo del pasto è per più del 50% determinato da trasporto, logistica, organizzazione e burocrazia, aspetti facilmente asservibili a interessi particolari, mentre la qualità del cibo e l’educazione alimentare non sono più l’aspetto determinante le scelte del servizio di ristorazione)

üpenalizza in particolare le scuole con le mense in autogestione con il chiaro obiettivo di sottrarre loro l’autonomia gestionale;

üsi elimina dalle scuole l’educazione alimentare, peraltro scarsamente realizzata finora, opportunità formativa indispensabile per bambini ed educatori.

Il bando per ristorazione scolastica, con i suoi 440 milioni di euro, è di importanza primaria nel bilancio comunale ma, invece di coinvolgere tutti i soggetti direttamente interessati (primi fra tutti i genitori), è stato emanato senza alcuna partecipazione dei cittadini e delle scuole ed è stato trasformato nell’ennesima occasione di speculazione.
Non possiamo restare inerti nel veder messa a rischio la salute dei nostri figli da amministratori incompetenti ed attenti solo agli interessi di potenti soggetti economici.
Per contrastare questo bando si è costituito una struttura di base, completamente autogestita, autonomo da qualsiasi forza politica: un Osservatorio popolare sull’alimentazione dei bambini e delle bambine che ha come piattaforma:

üritiro del bando attualmente aperto: un provvedimento di autotutela per evitare l’accusa di danno erariale a causa di un peggioramento del servizio a fronte di maggiori costi per l’Ente

üproroga del vecchio bando

ü  avvio di un percorso partecipato nel quale i cittadini concorrano con potere decisionale (e non solo consultivo) all’elaborazione di un nuovo bando con relativo capitolato tutelando la qualità dei cibi e rispettando i principi di una sana alimentazione nella stesura dei menu

ü  possibilità per gli AEC (assistenti educatori dei bambini con disabilità) di consumare il pasto in mensa, perché questo è un importante momento educativo in cui i bambini non vanno lasciati soli

Invitiamo tutte le scuole, i comitati genitori, le commissioni mensa a collegarsi con l’Osservatorio per costruire insieme le prossime iniziative che saranno:

Ø  una raccolta di firme su una PETIZIONE da consegnare per Natale al sindaco Alemanno

Ø  una MANIFESTAZIONE pubblica in Campidoglio per ribadire le nostre ragioni

Ø  un incontro con l’assessore De Palo

Ø  un’ASSEMBLEA CITTADINA da definirsi, ove discutere una proposta di lotta forte emersa nel dibattito: l’AUTORIDUZIONE DELLA RETTA da pagare al Comune per i pasti consumati dai bambini

Roma, 7 dicembre 2012
Per contatti ed informazioni:
tel. 3493997257 – 3391662813 – 3382408963 – 3406410438     mail: osservalimentare@tiscali.it

mercoledì 19 dicembre 2012

Zétema: RSU USI

Gentile dr. Ruberti, dopo aver ri letto anche la comunicazione che ci ha gentilmente inoltrato a firma del dr. Broccoli (successiva a questa a cui rispondo), La prego di condividere con la RSU, i criteri del "protocollo" citato dal dr. Broccoli, relativo l'installazione Big Bambù. Ritengo che sia stata accettata con troppa superficialità la possibilità di considerare la postazione a 25 metri come una postazione "normale". Questo, anche alla luce delle informazioni on line relative tale mostra in cui si parla di "liberatoria" per i visitatori che devono usufruire dell'installazione. Per i custodi Zètema, invece, non è stato previsto nulla di smile ma dato tutto per scontato. Non è stata fatta una verifica preventiva del personale coinvolto: non si sono prese in considerazione situazioni di disagio, legate a singole patologie riconducibili a vertigini, stati di ansia o altro, che possono insorgere anche nelle due ore che l'azienda ha calcolato per questa postazione. Non è stato fatto alcun incontro con la RSU per eventuali allargamenti dell'indennità di disagio o verifica delle divise attuali per una postazione a 25 metri, aperta anche la sera, in questi giorni di temperature rigidissime. Questo è l'ennesimo caso in cui l'Azienda ritiene di poter utilizzare i propri lavoratori secondo i desiderata di questo o quell'artista, Ente, Istituzione, dimenticando che, innanzitutto deve essere rispettata la vita e la dignità dei lavoratori coinvolti e tutelati dal CCNL Federculture, in primis, dall'accordo integrativo in subordine, ma soprattutto dal Decreto 81/2008 che sicuramente stigmatizza come situazioni di questo tipo debbano essere preventivamente analizzate e valutate onde ridurre al minimo i rischi per i lavoratori coinvolti. Richiedo pertanto un confronto urgente della RSU, con l'RSPP Vito Ambriola e con il dr, Guidi di cui non mi sono ancora chiare le funzioni ma di cui, ieri, ain sede di tavolo RSU, mi sono state ribadite in merito al "servizio prevenzione e sicurezza". Attendo celere riscontro, porgo cordiali saluti. Serenetta Monti (RSU/USI)

Comitato Lavoratrici Biblioteca Comunale Quarticciolo

COMUNICATO STAMPA Roma 12 Dicembre 2012

Risposta del Comitato Lavoratrici del Teatro Biblioteca Quarticciolo

al bando di Zètema per la nuova gestione dei Teatri di Cintura

In occasione del quinto compleanno del Teatro Biblioteca Quarticciolo, inaugurato il 12 dicembre 2007, le lavoratrici del Teatro, costituitesi già a luglio scorso “Comitato di difesa del posto di lavoro”, esprimono preoccupazione per il futuro dello spazio e del proprio impiego.
Condividiamo la preoccupazione generale di chi frequenta questo Teatro e anche di altre realtà culturali della città, che nutrono forti perplessità sulla valenza e la chiarezza del bando per l’affidamento in concessione della programmazione sia dal punto di vista culturale che organizzativo ed economico dei teatri Biblioteca Quarticciolo e Tor Bella Monaca pubblicato il 3 dicembre scorso, e anche sulla modalità frettolosa con cui si vogliono dare in affidamento questi Teatri che dovrebbero invece essere trattati come luoghi preziosi in cui la cultura si crea insieme quotidianamente come bene comune con un continuo confronto e scambio.

Dopo vari incontri con l’Assessore Dino Gasperini, resta ancora un mistero come intenda gestire sia l’affidamento dello spazio sia la situazione di noi lavoratori.
A differenza di quanto era stato preannunciato nel punto d) nella delibera n. 177 del 19-06-12 che istituisce la ‘Casa dei teatri e della drammaturgia contemporanea’, dove si prevedeva “l’affidamento della gestione del sistema teatrale … alla Società Zètema Progetto Cultura S.r.l., comprese le relative dotazioni in uso dei beni ed eventuali contratti attualmente in corso”, nel bando all’articolo 14 del capitolato d’oneri si evince che il Concessionario proporrà lui stesso dei lavoratori per gli spazi, che non avranno alcun rapporto con Zétema, Roma Capitale e il Sistema, essendo essi alle esclusive dipendenze del Concessionario che le assume.

Non ci sentiamo tutelate in nessun modo, nonostante gli anni di lavoro trascorsi in questo teatro, durante i quali abbiamo svolto i nostri rispettivi ruoli con professionalità e dedizione, creando un vero rapporto con il pubblico e il territorio.

Non risultano nemmeno mantenute le promesse verbali fatte dallo stesso Assessore e ribadite in conferenza stampa venerdì 7 dicembre, che prevedono comunque soltanto un generico assorbimento del personale senza specificare in quali ruoli e dove dovremmo andare a lavorare.

Il Teatro Biblioteca Quarticciolo non è un nuovo spazio teatrale, ma una realtà che in questi cinque anni di gestione del Teatro di Roma ha visto formarsi intorno a sè un forte gruppo di persone che lo vivono e frequentano con proprie necessità e aspettative di cui nel bando non si fa riferimento.
Vogliamo quindi sottolineare come il bando non richieda un reale progetto culturale che risponda alle esigenze del territorio, ma fa solamente una gara al ribasso, senza tenere in considerazione ad esempio che la caratteristica specifica di questo Teatro è quella di essere attaccato a una biblioteca con cui ha un rapporto di collaborazione; di avere un forte rapporto con il territorio e le associazioni del VII Municipio che hanno delle proprie necessità e richieste di vivere lo spazio in modo partecipato, con le numerose scuole che basano la formazione culturale dei loro ragazzi sull’offerta teatrale a loro rivolta, con le numerose famiglie che partecipano con i loro figli alle attività proposte senza la necessità di arrivare in centro, con spettatori abituati a spettacoli di qualità.

Come Comitato lavoratrici del Teatro Biblioteca Quarticciolo, infine, ribadiamo le richieste fatte già a luglio scorso: la continuità lavorativa di chi ha lavorato con varie qualifiche e con professionalità in questi anni, nella prosecuzione delle attività del Teatro Biblioteca Quarticciolo; l’applicazione e l’inserimento della “clausola sociale” nel bando e nelle deliberazioni degli organismi competenti, per garantire l’utilizzo della forza lavoro già impiegata negli ultimi tre anni, evitando di sprecare professionalità e competenze già acquisite; l’impegno alla sottoscrizione di contratti di lavoro regolari, fino alla stabilizzazione di chi ha lavorato nel Teatro Biblioteca Quarticciolo.

Essendo quindi il bando completamente staccato dalla nostra realtà, che anzi con esso rischia di morire, invitiamo ancora una volta l’Assessore Dino Gasperini per un incontro pubblico qui al Teatro Biblioteca Quarticciolo affinché veda con i suoi occhi la struttura e possa incontrare i numerosi frequentatori dello spazio e confrontarsi con loro per capire le loro esigenze ancora una volta non ascoltate dalle Istituzioni e dalla Politica, auspicando una tempestiva rimodulazione del bando.

Comitato lavoratrici Teatro Biblioteca Quarticciolo

(Stefania Minciullo, Eva Seeber, Valentina Pirollo)