venerdì 29 luglio 2011

iniziativa sindacale (Coop Ermes)

UNIONE SINDACALE ITALIANA – USI Fedele ai principi dell’AIT -  SEGRETERIA
Roma – Largo Veratti 25 – 00146 - Tel. 06/70451981 – fax 06/77201444 e-mail: usiait1@virgilio.it
Roma, 26 Luglio 2011

Alla c.a. di Presidente, Vicepresidente e al Cda della Coop. Sociale Ermes fax 06 7611748

Oggetto: comunicazioni e risultanze assemblea lavoratori e lavoratrici del 25/7/2011. Richiesta predisposizione incontro sindacale per settembre 2011, per approfondimenti e verifica percorsi.

Si informano i soggetti in indirizzo, anche a seguito delle comunicazioni ricevute ieri dal vicepresidente della cooperativa sociale Ermes, che si ringrazia per la disponibilità, delle risultanze scaturite dall’assemblea sindacale svolta ieri.
Nel corso dell’assemblea, è emersa la condivisione del percorso intrapreso da tempo con la cooperativa sociale nell’ambito delle relazioni sindacali, sia per quanto riguarda la scelta di diversificazione degli interventi, ulteriori rispetto ai settori storici di attività, all’interno dei quali operare le “stabilizzazioni” e i processi di consolidamento delle attività, sia per quanto riguarda le scelte operative pur in quadro critico nel “terzo settore” in una città come Roma e sul territorio in generale, anche per quanto riguarda la formazione, l’aggiornamento del personale e le iniziative per permettere l’acquisizione di un “sapere multidisciplinare”, utile per adattarsi ai diversi servizi e progetti nei quali è attiva la cooperativa e ad una maggiore professionalità.
L’assemblea ha però chiesto al sindacato, di chiedere formalmente che sia resa pubblica, come già concordato per ovvi motivi di trasparenza negli incontri precedenti, la graduatoria interna con i dovuti aggiornamenti, che sarebbe già dovuta essere pubblicizzata già da tempo, con le integrazioni che si rendessero necessarie (anzianità di servizio per il 75%, valutazione dei titoli e valutazione “aziendale” per il rimanente 25% del punteggio, con i 5 criteri che sono stati illustrati dal vicepresidente e che si chiede siano inviati a mezzo e mail al sindacato).
Inoltre, si auspica che per evitare incomprensioni con il personale, su aspetti pratici di gestione (come a titolo di esempio la fruizione di monte ore lavorato in più, commutato in ferie o permessi retribuiti e loro distribuzione nell’arco dell’anno solare se non coincidente con l’anno scolastico), con meccanismi e percorsi concordati con il sindacato e la Rsa interna, di armonizzare meglio quanto concordato in sede sindacale con le indicazioni operative e di concordarle per quanto possibile sotto il profilo organizzativo, direttamente con i diretti interessati nelle modalità effettive.
Inoltre, sulla questione dell’attuale inagibilità in termini di salute, sicurezza e di condizioni igienico - sanitarie del container di Gordiani, si è confermato quanto anticipato nella riunione con il vice presidente, un intervento ufficiale previa relazione e segnalazione scritta da parte del componente Rls interno, da parte del sindacato ai dipartimenti di Roma Capitale competenti (ex V ed ex XII – lavori pubblici) e ai gruppi consiliari, di concerto con quello attivato dalla cooperativa, per poter ripristinare condizioni idonee (allaccio elettricità, bagno e servizi igienici, allaccio al sistema fognario) e in caso di ulteriore inadempienza dell’Ente committente, agli organismi di vigilanza, per evitare che la situazione diventi insostenibile e rischiosa.
L’assemblea ha inoltre preso atto, della situazione di attuale squilibrio tra la “dotazione organica” di diritto per i vari servizi e attività e quella “di fatto”, specie per alcuni profili e figure, che richiederà specie per i referenti e i futuri stabilizzati (se si confermerà la data del 1° Settembre 2011) una certa adattabilità, anche se questo non potrà significare la “flessibilità totale” e il “demansionamento”. Per questo, proprio in uno spirito collaborativo e di disponibilità, in successivo incontro con la cooperativa da tenersi a settembre 2011, che si richiede di concordare con la nostra Rsa interna, si approfondiranno meglio questi percorsi di utilizzo del personale, come le altre questioni relative all’organizzazione interna del lavoro, ai percorsi di stabilizzazione e di condizioni di lavoro e dei servizi attualmente in carico o di prossima attivazione (spazio be.bi, bandi di gara, proroghe). In quella sede si faranno proposte per un utilizzo “razionale” del personale in forza.
Si ringrazia per l’attenzione e si inviano i ns. distinti saluti e gli auguri di buon lavoro.

Per la segreteria intercategoriale Usi e la Rsa - Rls interna – Roberto Martelli

Salute e sicurezza sul lavoro (Coop Capodarco)

UNIONE SINDACALE ITALIANA – USI Fedele ai principi dell’AIT -  SEGRETERIA
Roma – Largo Veratti 25 – 00146 - Tel. 06/70451981 – fax 06/77201444

Roma, 27 Luglio 2011

                                                           Al Presidente p.t. Don Vinicio Albanesi
                                                          Al Vicepresidente e resp. Servizi sig. Luigi Politano
                                                          Al Sig. Antonio Fiore – Resp. Relaz. Sindacali e R.U.
                                                           Comunità Capodarco di ROMA – Onlus
                                                         Al Direttore sanitario sig. Aristide Pacioni
                                                         Al R.S.P.P. p.t. dell’Ente
                                                          Alle OO.SS., rispettive Rsa e al componente Rls Sig. Paolo Pini                                                                    soggetti in indirizzo Ente via  fax 06 7187005

Oggetto: segnalazione e richiesta intervento e sessione incontri congiunti su condizioni salute e sicurezza personale utilizzato nel servizio Vita Comune Via Lungro 3. Attivazione misure idonee per eliminazione e riduzione fattori di rischio e ripristino condizioni agibilità, ai sensi art. 2087 codice civile e disposizioni ex D. Lgs. 81/2008 e s.m.i

La Unione Sindacale Italiana, presente con propria Rsa nell’Ente Comunità Capodarco di Roma Onlus, su informazioni pervenute dai lavoratori e delegati sindacali, con la presente segnala la situazione sotto descritta, allo scopo di avviare nei tempi tecnici necessari e con il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti interessati, di parte datoriale e di parte sindacale, le necessarie misure per eliminare i fattori di rischio e pericolo e gli interventi dovuti per garantire in maniera efficace idonee condizioni di salute, sicurezza e integrità psico fisica di chi lavora e contestualmente condizioni di servizio agli utenti, purtroppo sacrificate anche per effetto dell’impatto dei contratto di solidarietà in determinati servizi (impatto che non era prevedibile nei termini che ci sono stati rappresentati dal personale, specie le lavoratrici).
La segnalazione e intervento è per richiedere l’applicazione di quanto previsto in materia, dall’articolo 2087 del codice civile e dalle disposizioni di tutela ex D. Lgs. 81/2008.
Ci sono state segnalate le seguenti situazioni, ancora in atto sulle quali è necessario attivare le misure e gli interventi idonei:
 Turni di notte con due operatori, che a quanto risulta sono insufficienti per garantire carichi di lavoro sopportabili (richiesta di utilizzo di altro operatore in servizio o almeno di presenza nei limiti di competenza, di un educatore/trice); nei turni di notte e dopo lo svolgimento del turno, di durata di 12 ore, è riscontrata la difficoltà oggettiva e anche di minore capacità sotto sforzo, di alzate “impegnative”, per stato minore di capacità reattiva e di impegno fisico, con rischio di svolgimento non corretto delle operazioni e di possibili disagi o danni a lavoratori-trici e anche a utenti, si richiede predisposizione specifiche informazioni al personale su modalità e procedure da utilizzare proprio per evitare fattori di rischio e pericolo; verifica e variazione letti, non a norma perché troppo bassi, con fattore di rischio per movimentazione carichi di lavoro e spostamenti non corretti o con sforzi non eccessivi (si ricorda limite max  kg 20 per donne e max kg 30 per uomini); verifica su interventi di natura educativa, che vanno svolti da personale educativo. Si richiede presenza figura educativa con tutti gli utenti (la palazzina “ceramica” risulta poco frequentata da figura educativa); modalità operativa per garantire rispetto carichi di lavoro e distribuzione equilibrata su mansioni per presenze a cena alla palazzina “elettronica”, anche per attività con utenti autonomi per sviluppo attività (sistemazione sala prima e dopo la cena da parte di tutti); Verifica su casi specifici, per presenza dei referenti al paino, su utenti quando il personale in servizio alla palazzina “ceramica” è contemporaneamente impegnato in altre assistenze, allo scopo di evitare disagi ad utenti ed evitare situazione episodi non corretti o spiacevoli. Verifica carichi di lavoro per personale che effettua servizio su più strutture (Vita Comune e Residenziale o Casetta) per riscontro eccessivo carico sullo stesso personale, che non può stare per le assistenze in varie situazioni nello stesso periodo, richiesta verifica e informazione, percorsi se necessari di formazione specifica e chiare indicazioni scritte su modalità e procedure da espletare, allo scopo di eliminare, rimuovere o ridurre i vari fattori di rischio, pericolo e disagio in termini di salute e sicurezza.
Certi di un sollecito riscontro e dell’attivazione di tutte le misure, momenti di confronto, verifiche e interventi idonei alla risoluzione di quanto segnalato e delle altre situazioni che possano presentarsi dopo sopralluoghi e interventi, si ringrazia per l’attenzione e si porgono distinti saluti.
Per la segr. Prov. Intercategoriale e la Rsa interna – Roberto Martelli

giovedì 28 luglio 2011

Comunicato di solidarietà agli occupanti del Teatro Valle di Roma

Solidarietà agli Occupanti del TEATRO VALLE e ai Lavoratori dello Spettacolo e Arte dall’Unione Sindacale Italiana

La segreteria dell'Unione Sindacale Italiana USI, antico sindacato fondato nel 1912, ancora presente nelle lotte e a sostegno di chi produce conflitto sociale e difesa del patrimonio culturale e sociale da privatizzazioni e mercificazione del sapere, della cultura e dell'arte, in  nome del profitto e non della crescita sociale e collettiva,  esprime la propria solidarietà e sostegno alle - agli occupanti del Teatro Valle, nonché alle lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, della cultura e dell'arte, che si stanno impegnando con questa azione, per contrastare le scelte dell'attuale governo, di taglio del F.U.S., delle scelte di rendere tutto il settore (compreso quello cinematografico e teatrale in genere) preda di precarietà, scarsi finanziamenti, distruzione del patrimonio pubblico e tendenziale dequalificazione delle produzioni e delle attività, in un settore che in passato ha dato vita a produzioni di qualità, con alti livelli di professionalità, anche con sperimentazioni e innovazioni, che hanno dato lustro alla cultura del nostro Paese e la voglia di continuare a lavorare con serietà e capacità.
Il tutto a scapito non solo delle giovani compagnie, ma di singoli  o di gruppi "non omologati" e non disposti a questa forma di macelleria della cultura e dell'arte.
Nostre compagne sono state presenti già nella giornata odierna al primo giorno d’occupazione e faremo informazione e denuncia di quest’ennesimo scempio, che colpisce oggi il Teatro Valle, ma che da tempo sta costringendo alla chiusura o alla riduzione di cartelloni e palinsesti, i luoghi come i teatri che sono uno dei momenti di crescita civile delle giovani (e meno giovani) generazioni, fucina di scambio tra culture e di promozione del sapere critico e dell'arte.
Un saluto di speranza e di lotta.
Roberto Martelli - lavoratore ed operatore socio culturale segretario generale nazionale dell'Unione Sindacale Italiana Usi

mercoledì 20 luglio 2011

Spagna: comunicato unitario dei sindacati libertari di classe

Hacia a la Huelga General

Las organizaciones sindicales
de junio en Madrid para valorar las respuestas que, ante el ataque sin precedentes que trabajadores y trabajadoras estamos sufriendo por la política de recortes y pérdida de derechos impulsada por el gobierno y las instituciones europeas, a instancias de la patronal y los mercados, debemos oponer en un proceso de lucha coordinada desde la unidad de acción y de clase.
Las distintas organizaciones sindicales participantes compartimos el rechazo
frontal a unas políticas que, con las sucesivas reformas laborales, los recortes en el sistema de pensiones, la reforma de la negociación colectiva y los recortes sociales y en los servicios públicos, pretenden, una vez más, que sean los trabajadores y trabajadoras, y los sectores más débiles de la sociedad, quienes paguen la crisis capitalista.
Compartimos igualmente la necesidad de poner en marcha una respuesta
común, que por encima de las diferencias, avance hacia la unidad de los trabajadores y trabajadoras en la movilización y la lucha, contando con la participación de todas aquellas organizaciones sindicales, colectivos de trabajadores y movimientos sociales contrarios a la política de pacto social y desmovilización impulsadas desde el sindicalismo institucional de CCOO y UGT.
Creemos necesario luchar desde la ruptura con un modelo sindical, que en los
últimos 30 años nos ha conducido a sucesivas pérdidas de derechos, y que en este momento de aguda crisis del capitalismo, ha demostrado su complicidad y su falta de voluntad y capacidad para dar una respuesta a los ataques contra la clase trabajadora. Un modelo sindical que ha promovido un sindicalismo institucionalizado, dependiente del estado, dirigido a impedir la movilización y la participación real de la clase trabajadora en organizaciones sindicales autónomas y con voluntad de lucha.
La reforma de la Negociación Colectiva, que se está tramitando en el parlamento es, además de un nuevo y grave recorte de derechos, una vuelta de tuerca más para tratar de controlar la conflictividad laboral y la lucha social, consolidando el bisindicalismo institucional y su papel como gestores de la crisis en favor de los intereses capitalistas, recortando aún más la capacidad de acción de otras organizaciones sindicales, y la libertad sindical de trabajadores y trabajadoras.
La reunión del 24 de junio es el primer paso de un proceso que en los próximos
meses impulse la movilización desde reivindicaciones comunes, debatidas y asumidas por los trabajadores y trabajadoras, con el horizonte de una Huelga General con capacidad de enfrentar la actual ofensiva y avanzar en la conquista de nuevos derechos sociales.
Los acontecimientos surgidos a partir del 15M han roto con el clima de pasividad previo y nos sitúan en un escenario de movilización, sin precedentes desde que surgió la crisis, que ahora debe trasladarse a los centros de trabajo, situando las
reivindicaciones sociales y económicas de trabajadores y trabajadoras en el centro del debate público, aportando a este movimiento las herramientas necesarias para la confrontación y la lucha en el terreno económico y laboral, complementando a las demandas socio-políticas la acción concreta contra el capitalismo.
La situación nos exige una respuesta proporcionalmente igual de contundente que las medidas que estamos sufriendo los trabajadores y trabajadoras y por ello
consideramos necesario no sólo continuar con las luchas sindicales que llevamos a cabo, sino dar un paso que rompa definitivamente con este modelo de sindicalismo institucionalizado y generar un precedente en el cual seamos los sindicatos de clase quienes empecemos a marcar los tiempos desde la acción ofensiva para conseguir nuestros objetivos.

Ángel Luis García Miguel A. Fernández Secretaría de Organización
A. Sindical Confederal Secretaría de Prensa Tfno. 610078090
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